Cambogia: approvata la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilitá

Venerdí scorso la Cambogia ha fatto un ulteriore passo verso il rispetto dei diritti di tutti gli uomini: il Parlamento ha ratificato la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilitá e la Convenzione di Rotterdam. La prima garantisce e promuove i diritti delle persone disabili, mentre la seconda ha l’obiettivo di proteggere la salute umana e l’ambiente contro i danni potenziali causati da prodotti chimici pericolosi, che possono portare a disabilitá fisiche e mentali.

Concretamente, l’approvazione della Convenzione significa che essa é legge. La Cambogia si impegna quindi a garantire e a far garantire, tra le altre cose, “il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa” e “il rispetto dello sviluppo delle capacità dei minori con disabilità e il rispetto del diritto dei minori con disabilità a preservare la propria identità”.

Il numero delle persone che hanno una disabilitá in Cambogia non é noto, le stime sono diverse e discordanti. Il principale motivo di questa incertezza é legato al fatto che, ancora oggi, la disabilitá é vista come uno stigma: la maggior parte dei disabili cambogiani vive nell’ombra, in condizioni di estrema povertá, impossibilitati a raggiungere i pochi servizi dedicati loro a causa delle infrastrutture inadeguate. Si stima che un quinto dei disabili abbia meno di 12 anni: il 25% circa ha subito amputazioni, il 25% soffre di malattie mentali, il 10% ha problemi alla vista anche gravi, un altrettanto 10% é sfigurato, il 5% é sordo o sente molto poco (non é chiaro quali disabilitá abbia il restante 25%).

E dando voce ai bimbi con disabilitá, alcuni dei quali seguiti da Ai.Bi. anche attraverso il Sostegno a Distanza, ci auguriamo che si possano iniziare a vedere i primi cambiamenti fin da subito, per poter far sí che, anche la loro, sia un’infanzia a tutti gli effetti.