Cambogia: quando riprenderanno le adozioni internazionali? Timidi segnali di riapertura

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Come è noto, nel 2009 il governo cambogiano aveva chiuso le adozioni internazionali, a causa degli scandali sulla compravendita dei minori e sulla corruzione, con l’obiettivo di redigere una nuova legge che potesse regolamentare, in maniera cristallina e trasparente, le procedure adottive.

Sono oramai trascorsi più di 4 anni, senza che si potesse ancora pervenire all’ auspicata ripresa delle attività.

Proprio in questi primi mesi del 2013, si sono succeduti alcuni significativi segnali che sembrano aprire uno squarcio di speranza. Vediamoli:

Dal 13 al 15 febbraio, il Ministero degli Affari Sociali organizza, a Phnom Penh, un workshop durante il quale il Ministro Ith Sam Heng dichiara che, nonostante dal mese di gennaio 2013 sia stata decretata la possibilità per la Cambogia di riaprire le adozioni internazionali, l’Italia é l’unico paese ad avere firmato il protocollo d’intesa per poter riavviare le adozioni.

L’accordo era stato firmato nel luglio del 2011 dall’allora Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sen. Carlo Giovanardi, dal Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali, e dal Ministro del Regno di Cambogia per gli Affari Sociali, Ith Sam Heng, ed era previsto dalla normativa cambogiana ai fini dell’accreditamento delle organizzazioni straniere autorizzate ad operare nel campo delle adozioni internazionali.

Dal 27 al 28 marzo, a Macao, viene organizzato dalla Conferenza dell’Aja, un Workshop per gli Stati dell’Est e del sud-est asiatico, sulla Convenzione dell’Aja, circa la protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale. Il seminario ha visto la partecipazione di circa 40 esperti provenienti da Cambogia, Cina (compresi Hong Kong e Macao), Repubblica di Corea, Filippine, Tailandia e Vietnam, così come rappresentanti di UNICEF Cambogia, il Servizio Sociale Internazionale (Hong Kong e uffici del Giappone) e membri del Bureau permanente della conferenza dell’Aja, tra cui il personale del suo ufficio regionale dell’Asia Pacifica.

Dall’8 al 9 aprile, a Siem Reap, il Ministero degli degli Affari Sociali, in collaborazione con SK&P Law (importante società di consulenza locale esperta sui temi delle adozioni in Cambogia) organizza un corso di formazione sulle adozioni internazionali e sulla nuova legge cambogiana riservato ai rappresentanti degli Enti Autorizzati.

Ma forse il segnale più significativo sembra essere l’ultimo. Il 10 aprile, appare sul sito ufficiale dell’Ambasciata USA in Cambogia, un annuncio di ricerca di personale: un assistente alle adozioni internazionali da impiegare per lo svolgimento delle pratiche adottive delle coppie americane.

Analizzando la successione di tali eventi, sembra quindi che i prossimi mesi saranno forieri di importanti novità, anche se fonti dal Ministero degli Affari Sociali e dall’Autorità Centrale cambogiana invitano alla calma, asserendo di essere in fase di verifica e accertamenti della documentazione dei vari enti.

Peraltro è opinione diffusa, tra gli enti autorizzati internazionali, che in Cambogia nulla si muoverà fino a dopo le elezioni nazionali, previste per il prossimo 28 luglio.