Caos passaporti: necessari mesi per trovare un appuntamento per il rinnovo

Dall’inizio dell’anno è complicatissimo riuscire a trovare in tempi ragionevoli un appuntamento per il rilascio del passaporto. In alcune città non ci sono posti disponibili fino a ottobre o novembre. Un problema per le famiglie che vogliono partire: già cancellati 100mila viaggi

Non accenna a trovare una soluzione la questione dei passaporti: da mesi, infatti, in molte città italiane è quasi impossibile riuscire a prendere un appuntamento per il rinnovo del passaporto. A Milano e Roma, andando sul sito delle questure di riferimento, fino a giugno non c’è una data disponibile; a Torino la prima possibilità è a settembre; a Catania non se ne parla prima di ottobre e a Potenza addirittura a novembre. È vero, tutti i siti sono in costante aggiornamento e non è detto che qualche colpo di fortuna estemporaneo possa capitare, ma la situazione generale è questa e, al di là di qualche apertura straordinaria organizzata da diversi uffici, in cui ci si può presentare anche senza appuntamento sperando di riuscire a fare le pratiche, non si vedono all’orizzonte soluzioni più strutturali e a lungo termine.

Caos passaporti: già annullati circa 100mila viaggi all’estero

Un problema non da poco non solo con l’avvicinarsi delle vacanze di Pasqua, ma, visti i tempi, anche per quelle estive. Non a caso nelle ultime settimane si sono fatti pressanti gli appelli di agenzie di viaggio e tour operator che parlano di già 100mila viaggi salatati a causa dei problemi legati ai passaporti, per un mancato guadagno che si aggira intorno ai 180 milioni di euro.
Alla base dei ritardi c’è il fatto che durante la pandemia le domande di rinnovo passaporti sono diminuite moltissimo per via delle restrizioni. Una volta tornato il “via libera” alla circolazione in tutto il mondo, alle normali richieste che si registrano in media ogni anno di sono aggiunte tutte quelle di chi negli ultimi tre anni non aveva rinnovato i documenti, arrivando così ben presto a mettere in crisi il sistema.
Tanto la ministra del turismo Santanché quanto quello dell’Interno Piantedosi hanno assicurato di starsi occupare del problema, ma i timori delle famiglie crescono, sperando che quello dei passaporti non diventi un problema in più per quelle coppie che magari da anni aspettano di partire per un’adozione e che si ritrovano a dover “lottare” anche contro le code alla questura.
Proprio non ci voleva…