Cara mamma, se affitti un utero niente congedo di maternità

maternita-surrogata200Le chiamano madri committenti. Sono donne che non potendo condurre la gravidanza nel proprio utero, affittano l’utero di un’altra donna che “covi” il bambino per loro. Le chiamano madri surrogate.

Due madri committenti del Regno Unito hanno chiesto un congedo equivalente a quello di maternità o adozione e si sono viste respingere le richieste con la motivazione che esse non erano mai state incinte e che i bambini non erano stati adottati. Adito il giudice nazionale, questo si è a sua volta rivolto a quello europeo per sapere se il rifiuto sia contrario alla direttiva sulle lavoratrici gestanti o se costituisca discriminazione fondata sul sesso o sull’handicap.

Il giudice europeo ha negato alle madri committenti il diritto a un congedo retribuito equivalente a un congedo di maternità o di adozione. Sebbene l’Unione Europea promuova il miglioramento della sicurezza sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in allattamento, nonché assicuri la protezione delle particolari relazioni tra la donna e il suo bambino, non vincola a riconoscere le tutele nel caso di madri committenti.

Niente da fare anche sulla parità di trattamento fra uomini e donne, dal momento che neppure il padre committente ha diritto al congedo. E non è stato infranto nemmeno il divieto di discriminazione in base all’handicap, in quanto sebbene l’incapacità di procreare possa causare a una donna grande sofferenza, tuttavia la nozione di «handicap» protetta riguarda la vita professionale su base di uguaglianza con gli altri lavoratori. Tuttavia, diciamo noi, care mamme britanniche, ricordate che in tutto il mondo ci sono 168 milioni di bambini abbandonati. Che ne dite di pensare a loro per alleviare la vostra e la loro sofferenza?

Tra mamme-condominio, mamme-nonne, mamme-coniglie, e mamme-amazzoni, in un contesto di vera e propria mutazione genetica del concetto di maternità, non è che abbiamo perso di vista il protagonista vero di tutta la vicenda, ossia il figlio?

I bambini sono i grandi dimenticati del nostro tempo. Questo accade perché sta prendendo sempre più forza una concezione del figlio come un diritto dei genitori e non si concepisce, come si dovrebbe, il bambino come portatore del diritto di essere figlio.

Se i legislatori si impegnassero a favorire un sistema normativo per le adozioni internazionali più snello, semplice e rapido, ne trarrebbe giovamento il desiderio di genitorialità delle mamme e dei papà, troverebbe risposta il bisogno di amore dei bambini abbandonati.