Pavia. “Casa dolce casa”. E poi di corsa a baciare il loro letto, le loro cose… perfino il pavimento: finalmente sono finite le vacanze!

affido12“Casa dolce casa”. E poi di corsa a baciare il loro letto, le loro cose… perfino il pavimento. Se non credete che possano esistere dei bambini così contenti di tornare dalle vacanze, per Stefano e Gaia (nomi di fantasia) dovrete fare un’eccezione. E rimarrete ancora più increduli nel sapere che i due bambini, rispettivamente di 8 e 6 anni, in quella “casa dolce casa” ci vivono da meno di due mesi.

Stefano e Gaia, infatti, sono due ragazzini in affido. Arrivano da un passato difficile, che li ha visti fin troppo sballottati da un luogo all’altro. Nella loro famiglia di origine, il padre è praticamente assente, mentre la madre soffre di gravi crisi depressive. Non è inadeguata a svolgere il proprio ruolo materno, ma in quei brutti momenti rappresenta comunque un pericolo per i suoi figli. Così, i due fratellini vengono dapprima collocati in una comunità educativa e poi, dal 29 giugno 2016 in una famiglia affidataria che si è avvicinata a questa forma di accoglienza partecipando ai corsi di formazione di Amici dei Bambini.

È qui che conoscono Marcella ed Enrico, due coniugi della provincia di Pavia. Ed è qui che la vita di Stefano e Gaia, di fatto, ricomincia e ritrova il sorriso. Il motivo è fondamentale, pur nella sua semplicità: dopo tanti anni, i due fratellini hanno finalmente ritrovato una famiglia unita, solida, con due genitori pronti a prendersi cura di loro a tempo pieno.

“E’ un’esperienza che ti dà continue emozioni – commenta papà Enrico, dopo quasi 2 mesi di affido -. Certo, comporta una rivoluzione assoluta nella tua vita, ma ben venga questo stravolgimento. Se fino a poco tempo fa eravamo abituati a fare quello che volevamo, da due mesi a questa parte passiamo il nostro tempo con i bambini. Al termine della giornata arriviamo stanchi perché stiamo cercando di entrare nella loro mentalità, di comprendere a fondo le loro necessità”.

Marcella ed Enrico, rispettivamente 47 e 52 anni, fino a due mesi fa non avevano figli. Per loro questa è la prima esperienza di affido. Insomma, da un momento all’altro sono passati da 0 a 2 e questo ha piacevolmente stravolto la loro vita. I pomeriggi di Marcella – che ha preso il congedo dal lavoro che la vede impegnata come impiegata nello studio legale del marito – sono ora fatti di giochi, piccoli lavoretti e tentativi di fare andare d’accordo Stefano e Gaia, a volte un po’ litigiosi.

“Non è una passeggiata – commenta la coppia affidataria – La difficoltà principale è quella di riuscire a dare loro delle regole, perché non le hanno mai avute. Sarebbe più semplice darla sempre vinta a loro, ma noi non molliamo: sappiamo che le regole per questi bambini sono fondamentali”. E ci sono episodi che ti ripagano di tutte le fatiche. Come quello avvenuto al ritorno dalle vacanze. “Appena entrati in casa, Stefano e Gaia sono corsi a baciare tutte le loro cose, compresi il letto e addirittura il pavimento, continuando a gridare: ‘casa dolce casa, questa è la nostra casa’”.

Al di là della vita quotidiana, Marcella ed Enrico sanno bene che il loro è un compito temporaneo. Quello di riaccompagnare i loro bambini verso la famiglia di origine. Ecco perché periodicamente portano Stefano e Gaia allo spazio neutro della Family House di Ai.Bi., un luogo protetto in cui poter incontrare i loro genitori e provare a rafforzare quei fili che le tante difficoltà rischiano di spezzare.