Casalecchio di Reno (Bo), con “All’improvviso Komir” il potere dell’accoglienza arriva sul grande schermo: la vera vittoria è aprire il cuore ai più fragili

flyer-locandina-komirL’accoglienza salva due vite: è occasione di rinascita sia per il bambino solo che trova chi si prenda cura di lui, sia per l’adulto che si fa carico del suo destino. Avviene così anche per Komir e per i malviventi che lo accolgono e decidono di dare una svolta alla loro vita. Sono loro i protagonisti di “All’improvviso Komir”, il film di Rocco Ricciardulli, con la partecipazione speciale di Gaia Amaral, testimonial di Amici dei Bambini, che prosegue il suo tour nazionale nelle sale della catena UCI Cinemas. Giovedì 17 ottobre sarà a  Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna.

La pellicola narra di due microcriminali della periferia milanese, entrambi alla disperata e inconsapevole ricerca di una via d’uscita dal tunnel dell’illegalità. Sarà proprio Komir, un bambino albanese comparso dal nulla, a ridare finalmente senso alle loro esistenze. Gianni e Sandro verranno infatti catturati dall’innocenza del piccolo Komir, si legheranno a lui, fino a diventarne inaspettatamente responsabili del loro destino.

Il film, realizzato con pochi mezzi e grazie al sostegno logistico di alcuni Comuni lucani e al contributo di partners privati, nasce da un progetto di collaborazione tra Ai.Bi. e la società di produzione Noura Film. La pellicola, già presentata all’Italian Film Festival di Berlino nel 2015 e al “Concorso Rivelazioni” della Cineteca italiana di Milano, porta infatti sul grande schermo la lotta tra il bene e il male, il potere salvifico dell’accoglienza e il problema dei minori stranieri non accompagnati.

Quest’ultimo in particolare è al centro della campagna Bambini in Alto Mare di Ai.Bi.  che ha più volte denunciato come i piccoli migranti soli che arrivano in Italia fuggendo da guerre, povertà e catastrofi naturali, spesso spariscano nel nulla, rischiando di finire vittime dello sfruttamento o della tratta. Il film, consigliato a un pubblico adulto, mette quindi a nudo una delle piaghe che attanagliano la nostra società.

Con la potenza delle immagini, dei primi piani e dei lunghi silenzi del piccolo protagonista, “All’improvviso Komir” pone lo spettatore di fronte all’unica grande verità: la vera vittoria è aprire il proprio cuore ai più fragili.  È proprio nel silenzio di Komir prima solo e poi accolto, che il volto del male viene redento e l’immagine del ragazzino apre i cuori alla speranza.