C’è “un Natale” anche per i bambini abbandonati cosiddetti speciali?

Nella rubrica “Figli in attesa” pubblicati più di 50 appelli. Per 8 bambini la speranza di trovare famiglia si è trasformata in gioia concreta per l’arrivo di mamma e papà! Ma molti sono ancora in attesa…

Natale è tempo di attesa per antonomasia: si attende Gesù che nasce, babbo Natale che porta i regali, si attende di rivedere i parenti lontani, di condividere il pranzo con qualcuno di caro. Questa attesa è sempre accompagnata da fervidi preparativi: si fa il presepe, l’albero, si preparano le valigie e ci si dà da fare in cucina. Ma soprattutto l’attesa del Natale contiene in sé una data precisa, entro la quale tutto si compie e quindi il nostro attendere si fa allegro, gioioso, magari anche impaziente, talvolta è accompagnato da un po’ di stress, ma tutto sommato viene vissuto in modo positivo.

Quant’è lunga l’attesa per un bimbo abbandonato…

Ci sono invece dei bambini al mondo per cui l’attesa di una famiglia è infinitamente lunga, continua, così dilatata nel tempo da essere fonte di angoscia, più che di gioia, sfibrante nel suo essere senza data di approdo.

E così per loro il concetto di attesa si fonde e si confonde con quello di speranza. Curiosamente in spagnolo il verbo “esperar” significa “attendere”. Ma mentre nell’attesa certa di qualcuno che arriva o di qualcosa che si compie si può fare qualcosa per prepararsi, la speranza è un sentimento esposto, passivo, non richiede che si compiano azioni verso ciò che si desidera e questo genera, a lungo andare, frustrazione, senso di colpa e di-sperazione. Questo è ciò che sperimentano i bambini, i cui appelli pubblichiamo nella nostra rubrica “Figli in attesa”.

Siamo quasi alla fine dell’anno 2020, un anno complicato e duro, che malgrado tutto ci ha fatto qualche dono. Abbiamo pubblicato più di 50 appelli, per un totale di 82 bambini e per 8 di loro la speranza di trovare famiglia si è trasformata in attesa concreta dell’arrivo di mamma e papà, solo le condizioni imposte dalla pandemia stanno purtroppo ritardando il loro incontro e il loro abbraccio.

Rimangono però ancora tanti bambini nell’attesa-speranza di diventare figli, che possono solo contare sui nostri appelli e sullo sguardo di qualcuno che si posi sulle loro storie e li veda per quello che sono: bambini alla ricerca di una famiglia per sempre!

Ringraziamo tutte le famiglie che hanno visitato il nostro sito e hanno contribuito a rendere quei bambini meno invisibili: per Maite, Angelo, Juan, Yuri e tutti gli altri siete voi a fare la differenza!

È Natale solo se c’è una famiglia! Tanti auguri.

Monica Colombo

Desk Adozione Internazionale