“Che cosa cercate? Un bambino abbandonato”

pietra scartataDonatella e Adalberto Pacillo della  comunità familiare di Benevento de “La pietra scartata”, nel commentare il tradizionale appuntamento mensile della recita del Santo Rosario, ci introducono nel nuovo anno con  una riflessione sul significato della chiamata per un genitore adottivo: come farsi trovare pronti quando arriverà quel momento in cui davanti a noi passerà “quel Bambino Abbandonato”?

dal Vangelo secondo Giovanni (Gv1,35-42)

In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. 

Al proprio incontro con il Cristo si avverte di essere attesi, accolti ed invitati a partecipare ad un progetto di salvezza  che cattura ogni energia e rende protagonisti e testimoni di un annuncio che riguarda e trascende l’esistenza di ciascun uomo. Ad un così amorevole ed entusiasmante avvenimento occorre però presentarsi con cuore semplice, aperti al messaggio di amore che si riceve e pronti ad annunciarlo perché tutti ne possano essere coinvolti e scoprire la sua bellezza.

Come accadde ai primi discepoli di Gesù  a ciascuno viene rivolto l’invito di essere suo apostolo e testimone del suo vangelo.

Ma un invito speciale viene rivolto a tutti coloro che saranno chiamati ad “interessarsi” concretamente dei problemi dei bambini, in modo particolare quelli che sono stati abbandonati dagli uomini: per loro Gesù ha sempre avuto una specifica attenzione, tanto da associare a sé e alla sua azione -“nel mio nome” – chiunque accoglie uno di “questi bambini”.

Ecco che i genitori adottivi saranno quindi i primi ad essere scelti e chiamati a collaborare alla sua azione di salvezza: occorre solo trovarsi pronti, cioè disponibili, all’incontro con lui, Gesù/bambino abbandonato .

Preghiamo

Nel 1° mistero

Perché a quanti operano a favore dell’infanzia abbandonata non venga mai meno l’entusiasmo e la consapevolezza di non svolgere solo un lavoro, ma di contribuire alla salvezza di tante vite destinate altrimenti ad essere prive della dignità di cui hanno diritto.

Nel 2° mistero

Perché gli uomini con le loro violenze ed ingiustizie cessino di provocare morti, emergenze e vittime innocenti di cui le più indifese sono i bambini che andrebbero particolarmente tutelati in quanto in essi risiede la speranza di un futuro mondo migliore.

Nel 3° mistero

Perché le coppie che si accingono ad accogliere un bambino come figlio siano consapevoli del delicato e paziente compito che le attende nel dover riempire un vuoto affettivo, sanare le fragilità di un’esistenza senza riferimenti certi e rispondere alle attese di normalità che vengono reclamate.

 Nel 4° mistero

Perché ogni famiglia sappia essere luogo di accoglienza e protezione, ma anche luogo di formazione e maturazione dei valori  cristiani ed umani  come l’amore per il prossimo, la giustizia, la mitezza e la non sopraffazione.

Nel 5° mistero

Perché le tante mamme che hanno dovuto separarsi dai propri figli per cause che prevaricano  la loro volontà e capacità di amare possano poter  vivere il distacco dalle proprie creature nella speranza che da qualche parte qualcuno  le sappia accogliere, amare e difendere così come esse avrebbero fatto.