Chiusa la Porta Santa, il Giubileo della Misericordia continua. Le famiglie di Ai.Bi. si ritrovano ad Assisi a pregare per i nemici dell’adozione: un invito aperto a tutti

Papa Francesco ha creato 17 nuovi cardinali e nell’omelia proposta nella celebrazione ha rilanciato l’invito di Gesù: «siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). Si tratta di un invito accompagnato da quattro esortazioni che il Signore rivolge per plasmare la vocazione dei discepoli nella concretezza dell’esistenza; quattro azioni destinate a dar forma, carne e in grado di rendere tangibile il cammino del discepolo: amare, fare il bene, benedire, pregare. «Penso – ha sottolineato Francesco – che su questi aspetti tutti possiamo concordare e che ci risultino anche ragionevoli: sono quattro azioni che facilmente realizziamo con i nostri amici. Il problema sorge quando Gesù ci presenta i destinatari di queste azioni: amate i vostri nemici, fate il bene a quelli che vi odiano, benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi trattano male (cfr Lc 6,27-28)». Non sono certo atteggiamenti che spontaneamente coltiviamo con un avversario, un nemico: di solito siamo orientati ad un primo atteggiamento teso a squalificarli, screditarli, maledirli; in molti casi cerchiamo di “demonizzarli”, allo scopo di avere una “santa” giustificazione per toglierceli di torno. Al contrario, Papa Francesco ha ricordato che Gesù riguardo al nemico, a chi ci odia, ci maledice o ci diffama, ci propone altre strade: amalo, fagli del bene, benedicilo e prega per lui.

Papa Francesco rilancia le parole di Gesù e pare che siano un invito rivolto anche a quanti operano a servizio dell’adozione. Non stiamo attraversando una buona stagione per l’accoglienza familiare; non da oggi, certamente, ma in questi ultimi anni la situazione si è progressivamente deteriorata, soprattutto dal punto di vista delle responsabilità e iniziative istituzionali. Tra le diverse ragioni di questa situazione non possiamo trascurare la paradossale situazione promossa dal Governo italiano: se da un lato resta colpevolmente inoperoso circa la cronica condizione in cui versa la CAI (purtroppo ancora “sequestrata” e attiva solo per letale inerzia), dall’altro si è mostrato protagonista nel promuovere per l’accoglienza familiare, solo occasioni ed elementi ostativi, disincentivanti e discriminanti (mentre si inibisce l’adozione, si favoriscono e incentivano altre forme di genitorialità). Non solo. Negli ultimi mesi abbiamo inoltre registrato una inaudita aggressione mediatica, tesa a screditare e infangare l’intero mondo dell’accoglienza adottiva.

Distrazione, opposizione, discredito, contrasto, discriminazione, … ma quanti sono i nemici dell’accoglienza? Quali i loro strumenti e le loro azioni? Come e perché reagire, con quali atteggiamenti?

Le famiglie accoglienti di Ai.Bi. e dell’associazione La Pietra Scartata hanno deciso di ritrovarsi ad Assisi dall’8 al 10 dicembre 2016 per interrogarsi sui tanti perché di questa situazione, riflettendo sul proprio operato, su cosa sia opportuno e giusto fare: come comportarci? Come reagire per non restare inerti e sfuggire alla tentazione del “lasciar perdere” a sottile rischio di omissione?

L’Incontro di Assisi – aperto a tutti (per informazioni chiamare al n. 02 98822331) – si colloca in questo delicato momento e offrirà ulteriori occasioni per decifrare questa stagione e questi tempi alla luce della Parola di Dio (cf il programma delle giornate), mettendosi alla scuola dello Spirito di Gesù, cercando le non banali strade per amare, fare il bene, benedire, pregare per quanti hanno scelto di diventare “nemici” dell’accoglienza anziché squalificarli, screditarli, maledirli. Si desidera infatti poter ancora offrire alle famiglie adottive del mondo e a tutti i coniugi che si stanno aprendo a questa stupenda e coraggiosa forma di fecondità, parole di conforto, di sostegno e di incoraggiamento.

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