So che vengono proposti anche bambini con spina bifida. In che cosa consiste questa patologia?

Buongiorno Ai.Bi.

Vi scrivo da futura mamma adottiva alle prese con le paure che forse attanagliano un po’ tutte le coppie giunte a pochi passi dal realizzare il proprio sogno. Per me e mio marito, che non abbiamo figli biologici, si tratta della prima adozione e per la prima volta, quindi, ci troveremo a dover crescere un bambino piccolo. 

Ma vengo al punto. Recentemente abbiamo ricevuto il tanto atteso decreto di idoneità. Ho sentito che spesso vengono proposti agli aspiranti genitori adottivi anche bambini affetti da spina bifida. Una patologia che sinceramente non conosco e il cui solo nome mi terrorizza. Mi potete spiegare in che cosa consiste?

Grazie,

Monica

 

legnaniBuongiorno Monica,

mi sentirei di tranquillizzarla: il grado di autonomia fisica e di intelligenza dei bambini affetti da spina bifida è generalmente buono. Per i dettagli, ho chiesto maggiori informazioni alla nostra pediatra presente a Pechino, la dottoressa Rosalba Rondinelli.

Da quanto ci ha detto, è necessario innanzitutto sapere se si tratta di spina bifida occulta o aperta. Entrambe sono malformazioni che interessano il midollo spinale e in particolare gli archi vertebrali che, durante la vita fetale, non si sono saldati completamente.

Nel primo caso stiamo parlando di una piccola malformazione che non dà sintomi, evidenziata semplicemente dalla presenza di peli o di un tratto di pelle che cambia colore. Può rimanere silente per tutta la vita oppure può comportare, durante la pubertà, un’adesione delle radici nervose alle parti malformate, provocando disturbi sensitivi e motori alle gambe, mal di schiena o incontinenza urinaria.

Nel secondo caso, detto anche mielomeningocele, le meningi e parte del midollo spinale tendono a fuoriuscire. La patologia è presente fin dalla nascita sotto forma di ernia di dimensioni variabili e la cute che riveste questa massa può essere integra o ulcerata. Solitamente si riscontra a livello lombo-sacrale, ma può interessare qualsiasi tratto della colonna vertebrale.  A volte le si associano piede torto, ipotonia degli arti o idrocefalo.

Le vere cause di queste patologie non sono ancora note. Ciò che sappiamo è che su di essa influisce la mancanza di acido folico, di vitamina B12 e di zinco.

Il consiglio che possiamo darle è quello di rivolgervi a uno dei centri di eccellenza italiani, appena tornati a casa con il bambino, dove potrete contare sulle competenze e la collaborazione tra neurochirurgo, pediatra e urologo. La prognosi infatti dipende in genere dalla localizzazione, dall’estensione della massa e soprattutto dalla tempestività e dall’accuratezza degli interventi terapeutici.

Un caro saluto,

 

Cristina Legnani

Adozione internazionale di Ai.Bi.