Cina: nonne del tutto speciali

Un’associazione statunitense che si occupa di adozioni internazionali, la Spence-Chapin, ha finanziato un progetto veramente interessante per un orfanotrofio cinese.

Ha implementato un sistema di “nonne”, ossia donne che si prendono cura di un bambino all’interno dell’orfanotrofio. Ma non solo, queste persone sono state formate per sviluppare con i bambini, oltre ad un vincolo affettivo, anche la capacità di stimolare la loro crescita ed evoluzione secondo la tappa di sviluppo in cui il bambino si trova.

Grazie ad un’adeguata formazione e all’utilizzo di diverso materiale didattico le “nonne” stanno lavorando con grande entusiasmo.

Una di loro ha dichiarato infatti “Grazie a questo progetto ora ho molti più strumenti a disposizione per far progredire il bambino, io non sapevo fare altro che tenerlo in braccio”.

L’idea di fondo è che, per molti di questi bambini, spesso l’orfanotrofio non è un luogo di passaggio ma di lunga permanenza ed avere una persona che affettivamente e fisicamente è presente per coccolarti, giocare ed ascoltarti non è cosa da poco.

Questa iniziativa conferma la stretta collaborazione tra Stati Uniti e Cina in materia di tutela dei minori. Secondo i dati rilasciati dal Dipartimento di Stato americano, infatti, anche nel 2010 la Cina si è confermata come primo paese di origine dei bambini adottati da famiglie statunitensi con 3.401 adozioni.