Cina. Orfanotrofi in quarantena per il Coronavirus. Si vuole limitare il contagio

Ai.Bi. – Amici dei Bambini ha ricevuto i complimenti del CCCWA per l’attività svolta a favore degli istituti per l’infanzia

Mentre l’Italia è a sua volta alle prese con il Coronavirus Covid-19, nella Repubblica Popolare Cinese, Paese da cui la patologia virale è partita, proseguono le misure restrittive per contenere il contagio. Misure che vanno a interessare anche i tanti bambini che vivono all’interno degli istituti di protezione dell’infanzia.

Nei giorni scorsi infatti, il Ministero degli Affari Civili di Pechino, ha chiesto alle Province e ai loro organi politici di vertice di prendersi cura dei cittadini anziani e dei bambini che vivono senza genitori e sono in quarantena negli orfanotrofi a causa dell’epidemia per il Coronavirus.

In una video conferenza ai dipartimenti locali degli affari civili è stato chiesto di effettuare controlli sulla salute e fare visite costanti a anziani, bambini, e orfani che vivono in difficili condizioni economiche. Il supporto include anche una serie di sussidi.

Coronavirus. Il ministro chiede che anche case di riposo e orfanotrofi continuino quarantena

Il ministro ha anche chiesto che case di riposo e orfanotrofi continuino l’isolamento. In totale in Cina, stando a dati forniti dal CCCWA, autorità centrale cinese per la protezione dell’infanzia e le adozioni, sarebbero 68mila i minori ospitati in 700 strutture.

Proprio rispondendo a un appello del CCCWA Ai.Bi – Amici dei Bambini ha sostenuto il reperimento di materiale sanitario d’emergenza per i bimbi ospiti degli istituti cinesi, ricevendo successivamente anche i complimenti da parte dell’autorità central