Cina “Poi un giorno si è seduta sul vasino e ha fatto tutto da sola: così Anna Gwen ha dato addio al suo meningocele”

magnaboscoBellissima!” è di solito la prima parola che esprime, naturalmente, chiunque incontri per la prima volta Anna Gwen, 3 anni appena compiuti e protagonista della storia odierna di #iosonoundono. Del resto la piccola di casa Magnabosco di Schio, in provincia di Vicenza, quando ancora viveva in istituto a Xi’An era soprannominata da tutti “la Bella”. Oggi, e non solo per le sue doti che la Natura le ha donato, è la beniamina di parenti e cugini, in grado di attirare chiunque con i suoi sorrisi smaglianti.

Quasi direi che questo è…un problema! – dice mamma Bruna – Anche quando camminiamo per strada Anna Gwen riesce a farsi apprezzare da chiunque…dovremo prepararci per il futuro!”

Una bimba sveglia e perspicace, seppure così piccola: Anna Gwen pare molto abile nel capire subito gli adulti, le dinamiche di relazione, perfino i punti deboli. Insomma, sono tutti avvisati quando lei è in circolazione!

E’ così, dobbiamo metterci in guardia…direi comunque che il nostro è proprio un caso fortunatissimo – raccontano Bruna e Luca, tornati dalla Cina a fine giugno 2015 –  Eravamo pronti ad accogliere bambini con situazioni sanitarie mediamente gravi e quando siamo andati all’incontro di abbinamento ci è stata proposta la storia di una bambina con meningocele operato”. Un bambino speciale che sulla carta poteva essere grave (il rischio è la paralisi degli arti inferiori, ndr) ma nei fatti invece si presupponeva buono: Anna Gwen dimostrava di avere notevoli capacità motorie…ci è stato mostrato un video in cui addirittura correva! Tuttavia era ancora incerta la sua capacità di controllare gli sfinteri e questo poteva richiedere successivamente interventi chirurgici complessi”.

La famiglia Magnabosco non si è persa d’animo né fatta intimorire: in più i fotogrammi di Anna Gwen che correva sono bastati per dire un sì convinto all’accoglienza di quella bambina già diventata figlia.

Ci siamo subito documentati sugli eventuali interventi da fare una volta rientrati in Italia e quindi eravamo pronti ad affrontare anche le ipotesi peggiori”.

La permanenza di circa un mese a Xi’An e poi a Pechino, come prevede la procedura di adozione in Cina, ha visto la nuova famiglia fare i suoi primi passi. Nel contempo mamma e papà cercavano di capire le necessità della piccola che poteva avere difficoltà ad andare in bagno, visto che non era ancora chiaro questo aspetto sanitario.

Anna Gwen aveva sempre il pannolino e ogni tanto ci chiamava durante il giorno per andare in bagno a fare pipì, anche per poche gocce – dice la mamma – Poi tornati a casa i primi mesi voleva farsi accompagnare in bagno, anche se non sempre…ottenevamo risultati! Poi un giorno, ha esclamato: cacca! Si è seduta e …ha fatto tutto da sola. Per noi è stata una festa!” conclude ridendo Bruna, proprio perché questo episodio è riuscito a dissipare tutti i dubbi che ancora c’erano:Anna Gwen sembrava avere il controllo degli sfinteri, nessun intervento chirurgico sarebbe stato necessario. “Proprio un mese fa abbiamo fato una risonanza magnetica – aggiunge il papà – : è tutto a posto e quindi siamo molto sollevati!”.

In più, dopo l’episodio trionfale, Anna Gwen, che già manifestava spiccate doti di autonomia, non ha più voluto il pannolino.

Anna Gwen in questi mesi è stata a casa con la mamma, insegnante di Tai Chi e con il papà, che torna a casa il pomeriggio e prosegue la sua giornata di giochi e coccole con la figlia.

All’asilo comincerà da settembre – dicono i Magnabosco – per adesso ci godiamo Anna Gwen. Anche i nonni e i parenti sono impazziti per lei che si fa voler bene in poco tempo. Non è incline ai capricci e riesce a giocare con niente. Cerchiamo di rispettare i suoi ritmi e di trovare la semplicità in tutto quello che facciamo: veniamo ripagati da tanta serenità!”.