Cina: “Se vostro figlio vuole morsicarvi, amatelo ancora di più”

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Siete in partenza per la Cina per andare a prendere il vostro nuovo figlio adottivo e vi hanno detto che lui è un tipetto piuttosto turbolento? Niente paura! Ci sarà da divertirsi e da amarlo ancora di più. Parola di due coniugi, tornati nei giorni scorsi dall’Estremo Oriente con il loro bambino! Il giorno prima di ripartire per l’Italia, i neo-genitori del piccolo di 3 anni hanno deciso di regalare il racconto della propria esperienza a tutte le altre coppie che stanno per intraprendere un percorso simile al loro. Per farlo hanno scelto “la piazza” di Ai.Bi., il luogo dell’incontro e delle discussioni per eccellenza: il nostro forum.

“La prima settimana – raccontano – sarà molto impegnativa per il fuso, l’agitazione, il caldo, la caotica vita di Xi An (la città in cui si trova la casa famiglia di Ai.Bi, ndr) e il meraviglioso incontro con i bambini: alcuni piangeranno, altri come il nostro non lo faranno per niente. Ci sarà da girare molto per le visite e le questioni burocratiche, da abituarsi alla vita del posto e da gestire diverse situazioni nuove”. Nelle due settimane successive, però, tutto cambia: la vita diventa più tranquilla.

“I bambini sono tutti meravigliosi – osservano i coniugi –, hanno una capacità di adattamento unica. Sicuramente il nostro amore di genitori è qualcosa di speciale che li aiuta tantissimo. Prima o poi, però, arriva un momento difficile e questa dura legge non ha risparmiato neanche il loro piccolo. “Anche il nostro – ricorda la coppia –, pur avendo avuto un primo momento di serenità, nei giorni successivi ha iniziato a ribellarsi un po’, mettendoci alla prova, non attraverso il pianto, ma con atteggiamenti ‘di forza’: spesso non ascoltava, non voleva venire con noi, provava a morsicare sia noi che sua sorella”. La coppia, infatti, ha già un’altra figlia di 4 anni, anche lei adottata.

Ma questa parentesi negativa è finita presto e la gioia è tornata a regnare sulla famiglia. “Ora è molto più sereno – dicono i nuovi genitori del piccolo – perché abbiamo iniziato a conoscerci e a comunicare. Ha vissuto in casa famiglia dove gli hanno voluto molto bene, in un vero contesto familiare: per lui come per tutti gli altri bambini, il distacco è particolarmente difficile. È per questo, quindi, che ogni loro atteggiamento è da comprendere e supportare. Poi, tra noi famiglie compagne di viaggio, ci si aiuta molto a vicenda e si instaura un bellissimo rapporto.

Mentre scrivevano queste parole, i genitori del nostro amico cinese hanno dovuto interrompere il racconto: il loro “tesoro” si era appena svegliato. Prima di lasciare la tastiera del computer, hanno però avuto il tempo di dedicare un pensiero a tutti coloro che si avviano a vivere un’esperienza simile alla loro. Auguriamo alle famiglie in partenza un viaggio meraviglioso come lo è stato per noi. E a coloro che sono in attesa di pergamene o abbinamenti auguriamo di ricevere al più presto la telefonata che farà fare i salti di gioia.