Cinque ragazze, una valigia e un’unica destinazione: Lampedusa!

visita guidata mostra fotografica Non si ripeta per favore 2°giornoLorenza, Editta, Sara, Chiara e Giacinta : ecco le cinque ragazze che con la valigia e il cuore pieno di entusiasmo sono “sbarcate” a Lampedusa dove trascorreranno parte delle  proprie vacanze a discutere di “giusta accoglienza” in un luogo significativo: la porta d’Europa per i sogni di molti profughi e migranti, molti dei quali bambini. Il campo di Lampedusa è il posto di eccellenza dove i volontari vengono trascinati in un percorso di conoscenza con le realtà locali e nazionali.  Ed eccole quindi pronte a capire, a dare una mano a Veronica Policardi(la referente Ai.Bi  di Lampedusa) , a cercare di dare una risposta alle mille domande e dubbi che affollano la loro mente, a immergersi in quella realtà vista solo alla tv. Non stanno nella pelle e non vedono l’ora di iniziare e di conoscersi. “Mi imbarco sull’aereo, ma di Chiara, Lorenza e Giacinta non riconosco i volti – ricorda Sara -. Mi dico di avere pazienza, le incontrerò una volta a Lampedusa”.  E così è stato. E inizia la grande avventura…di vita.

Giusto qualche disagio all’arrivo tra ritardi dell’aereo e bagagli smarriti dice Lorenza – ma superate le prime difficoltà finalmente il gruppo è riunito! Editta, Sara, Chiara, Giacinta e la nostra guida Veronica mi accompagneranno in questo viaggio”. Dopo essersi sistemate nei vari alloggi “ci incontriamo alla sede Ai.bi – racconta Giacinta -. Il caldo si fa sentire nonostante siano le 7 di sera ma nulla ci ferma. Ce ne dimentichiamo subito tanto è l’entusiasmo e l’adrenalina di essere qua. Incontriamo Lillo e Piera, una coppia di genitori affidatari dell’isola”.

L’incontro è stato una chiacchierata semplice e spontanea…”ma la profondità e l’importanza – continuano le ragazze – di quello che ci è stato raccontato non è facile da descrivere. Ciò che più ricorderò non sono i racconti, ma l’intensità dello sguardo di Lillo, che parla più di mille parole…i suoi occhi hanno visto tanto”.  Come altamente formativo e significativo è stato l’incontro con Seydou, il ragazzo accolto in affido da Lillo e sua moglie. “La voglia di aiutare questi ragazzi – aggiunge Lorenza – si percepisce in ogni sua parola, sottolineando la straordinarietà e al tempo stesso la semplicità di queste persone. La  sua testimonianza è davvero preziosa”.  Il secondo giorno le ragazze, dopo essersi date appuntamento nella sede Ai.Bi. per una breve formazione sulle sue attività e ambiti di azione, incontrano Elena di Legambiente “che ci spiega il grande lavoro fatto all’isola dei conigli per sanare il degrado – racconta Sara –  dovuto all’incuria dell’uomo e rendere oggi questo posto uno dei più belli del mondo. Ci spiega inoltre come quest’isola sia fondamentale per il passaggio migratorio di molti uccelli, viene quindi spontaneo il paragone con i migranti che sbarcano su queste coste”.

Ma quello che maggiormente emoziona le 5 ragazze volontarie è la mostra fotografica dedicata alla visita di Papa Francesco. “È una mostra fatta col cuore… – racconta Editta –fortemente sentita e custodita per evitare che venga privata del sentimento di coloro che l’hanno voluta e realizzata. Grazie a Mauro, che ci ha accompagnate lungo le tre stanza della mostra, abbiamo provato a metterci nei panni dei lampedusani, per capire i loro stati d’animo e le loro emozioni…che cosa ha significato la visita di Papa Francesco per gli isolani“.  Intanto Sara si perde “nei racconti di Veronica di migranti in fuga sbarchi. L’ultimo, quello del 3 ottobre, il più catastrofico, che ha segnato profondamente gli animi dei lampedusani. Non riesco a non pensare all’indifferenza con cui queste quotidiane tragedie vengono messe da parte”. A farle da eco Chiara “In questo mondo della globalizzazione – dice – siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza.” INDIFFERENZA! Indifferenza che spesso porta a diffidenza verso la realtà dei migranti e incuria per i diversi progetti di qualificazione dell’ambiente. In questi primi giorni del Campo di sicuro ho sentito forte l’importanza di aprire gli occhi su ciò che ci circonda, di avere la voglia di mettersi in gioco, di mettere in discussione le proprie idee, di conoscere e di approfondire tante realtà. Saranno pure giovani, ma dalla loro scelta emerge maturità e sensibilità encomiabile. Ciascuno ha la sua spinta, chi  curiosità, altri per realizzare le loro aspirazioni. Lo staff di Ai.Bi. al gran completo li ringrazia e augura di cuore un buon lavoro a ciascuno di loro. Ed infine un’importantissima informazione: sarà possibile vivere e condividere quotidianamente le loro emozioni, le loro avventure e le loro esperienze online, sulla homepage del sito di Ai.Bi! Non perdetevi neanche una puntata, sarà un po’ come essere lì con loro!

Grazie ragazzi!