Colombia. Nuove iniziative dell’ICBF per rilanciare le adozioni nazionali e internazionali

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La leggera ripresa delle adozioni internazionali in Colombia non è un caso, ma il frutto di un costante lavoro di sensibilizzazione e di promozione. Lo dimostrano le numerose iniziative messe in atto dall’Instituto Colombiano de Bienestar Familiar per favorire un rilancio delle adozioni di bambini colombiani. L’ultima in ordine di tempo è stata la riunione organizzata a fine marzo 2015 dalla direttrice dell’Autorità Centrale di Bogotà, Cristina Plazas Michelsen, con 65 “Defensores de familia”, avvocati specializzati in diritto di famiglia. L’obiettivo del confronto era quello di ascoltare tutte le richieste di questi funzionari in relazione al loro lavoro e, al contempo, di individuare le giuste modalità per migliorare le loro condizioni operative.

In particolare – in merito ai problemi sorti sulla ricerca della famiglia allargata dei minori inseriti nel sistema nazionale di protezione – si è iniziato a studiare una strategia legale per evitare di continuare a cercare fino al sesto grado di consanguineità prima che i bambini siano dichiarati adottabili.

Inoltre, Plazas Michelsen ha ribadito che per quest’anno sono state assegnate maggiori risorse allo scopo di rafforzare l’organico dei defensores di famiglia, come richiesto da ognuna delle sedi dell’Icbf sparse sul territorio nazionale. Su istanze delle stesse sedi, inoltre, è stato preparato un piano di formazione da parte della Direzione Generale dell’Autorità Centrale di Bogotà.

Nel corso dell’incontro si sono esaminati anche i limiti “tecnici” attualmente esistenti nel sistema dell’Icbf. A questo proposito, Plazas Michelsen ha dato il via libera allo studio di possibili modifiche per facilitare la registrazione dei dati e ottimizzare la qualità delle informazioni presenti nel sistema informatico dell’Icbf.

Per verificare la coerenza tra esigenze dei defensores e misure adottate per venire incontro a tali necessità, dal mese di aprile, è attivo un apposito tavolo di lavoro che vede la partecipazione degli stessi avvocati di famiglia.

L’importanza del lavoro svolto da questi ultimi è testimoniata dalla stessa Plazas Michelsen: “Ho già incontrato diversi gruppi di defensores –  ha detto la direttrice dell’Icbf – provenienti da Bogotà, La Guajira e Antioquia. Sono convinta che sono le persone più importanti per il nostro Paese, perché hanno nelle loro mani la protezione dei bambini e degli adolescenti”.

Continua quindi l’impegno dell’Autorità Centrale colombiana per un vero rilancio delle adozioni internazionali. In un altro recente seminario, per esempio, si era lavorato per unificare i criteri relativi all’accoglienza adottiva e alla situazione dei minori dichiarati adottabili. Nella stessa occasione era anche stata presentata la strategia “Restaurando vidas construimos futuro”, il cui obiettivo è fare in modo che i bambini, gli adolescenti e anche i giovani maggiori di 18 anni – le cui caratteristiche particolari non hanno permesso di trovare una famiglia adottiva – siano comunque dotati degli strumenti necessari per affrontare le sfide della società e della vita, sia professionale che familiare.

 

Fonte: Icbf