Come posso fare ad aprire una casa famiglia con Amici dei Bambini?

Buongiorno Ai.Bi.

Diversi anni fa ho avuto un’esperienza di affido familiare, quando non ero ancora sposata. Poi il matrimonio, l’acquisto della casa, la nascita e i primi anni di vita dei miei figli non mi hanno più permesso di dedicarmi ai bambini in difficoltà. Ora che sia io che mio marito abbiamo un lavoro stabile e una casa nostra e che i nostri figli vanno a scuola, vorrei tornare a offrire il mio contributo a chi è meno fortunato dei miei bambini. So che voi di Amici dei Bambini gestite delle case famiglia in diverse città italiane. Parlando con mio marito, ci siamo trovati d’accordo nel fare questo tentativo anche noi. Prima di dare la nostra disponibilità, però, vorremmo conoscere un po’ meglio questa realtà. Come possiamo informarci sulle possibilità e i requisiti per poter aprire una casa famiglia con Ai.Bi.?

Grazie per le informazioni,

Antonella

 

 

bresciani (2)Cara Antonella,

grazie per la sensibilità dimostrata alla delicata situazione di tanti bambini allontanati dalle proprie famiglie di origine e per l’attenzione riservata alla nostra realtà. Ai.Bi. è tutt’ora alla ricerca di una coppia disponibile per l’apertura di una nuova casa famiglia. Il primo passo fondamentale da compiere è la compilazione dell’apposito form sul nostro sito per offrire la propria disponibilità. Si verrà così contattati dalla sede Ai.Bi. più vicina per la partecipazione a un colloquio. In base all’esito di questo, si potrà poi partecipare ai corsi di formazione sul tema organizzati periodicamente da noi.

Questi corsi si svolgono tutti presso la sede nazionale di Ai.Bi., a Mezzano di San Giuliano Milanese (Mi), in via Marignano 18. Si tratta di incontri della durata di un week end gestiti da personale di Ai.Bi. L’ultimo si è tenuto tra sabato 7 e domenica 8 novembre, ma altri ne seguiranno.

I corsi sono destinati alle coppie sposate con figli, provenienti da tutta Italia, che sognano di diventare presto una famiglia numerosa e speciale offrendo la propria disponibilità per almeno 3-5 anni.

Il week end di formazione inizia sempre con la presentazione di Ai.Bi. e delle sue attività in Italia e nel mondo e con un approfondimento sui temi dell’accoglienza familiare temporanea e della situazione dei minori fuori famiglia. Quindi si passa all’iter per diventare genitori affidatari e alla realtà della casa famiglia dal punto di vista normativo. Si arriva così alla presentazione del modello di casa famiglia secondo Ai.Bi.: un sistema che comporta la presenza di una coppia di genitori con un’esperienza pregressa di affido o in cui almeno uno dei due sia un educatore professionale, ovvero dotato di adeguato titolo. Infine si passano in rassegna le varie figure professionali a supporto delle coppie accoglienti: il coordinatore, l’educatore, l’operatore socio-sanitario, lo psicologo e il volontario.

Ultimamente si è deciso di non limitare i corsi di formazione alla sola teoria. In occasione del week end formativo del 7 e 8 novembre, per esempio, le coppie partecipanti hanno potuto anche visitare una casa famiglia di Ai.Bi., dove hanno raccolto le testimonianze dei genitori accoglienti e dell’educatrice che vi lavora, riuscendo così a comprendere la sinergia che si deve creare tra i vari soggetti che operano in una casa famiglia.

Vi aspettiamo presto!

 

Valentina Bresciani

Settore affido di Ai.Bi.