Come posso perdonare se continuo ad essere tradito?

In questi giorni sto partecipando alla settimana di condivisione e formazione che Ai.Bi. organizza da molti anni. Siamo arrivati alla numero 30! E per festeggiare degnamente questo traguardo abbiamo il compito di fermarci ad ascoltare “il grido del perdono”! 

Ma se per un figlio adottivo è possibile poter arrivare prima o poi a fare pace con il proprio passato, per poter affrontare al meglio il proprio futuro, un figlio in affido come potrà farlo?

Partiamo innanzitutto dalla parola FIGLIO…
D
i chi sono figlio io? Ma sono veramente figlio? Cosa vuol dire essere figlio?
Già qui si potrebbero spendere molte parole, ma, in questo articolo, volevo soffermarmi sul PERDONO!

Posso perdonare se riconosco il tradimento, lo affronto e lo supero. Ma i bambini in affido restano nel limbo di un continuo tradimento perché non sono figli di nessuno e quindi non riescono ad affrontare il tradimento e superarlo.
Sono bambini che vivono costantemente su un filo, in bilico, come i funamboli.
Se cadono da una parte c’è la famiglia affidataria che, anche se è sempre pronta ad accoglierli, non può e non deve illuderli di essere figli; se cadono dall’altra parte c’è la loro famiglia biologica (o quello che ne resta) che però sanno non è in grado di supportare le loro sofferenze. 

E così devono sempre riuscire a stare in equilibrio e sopportare ogni nuovo tradimento che arriva e che fa male, sempre di più, sempre di più…
C’è chi riesce ad arrivare alla fine del filo e riconoscere tutti i tradimenti e perdonarli e chi, purtroppo, alla fine di quel filo chissà se ci arriverà mai!
Sono questi, dunque, 
i ragazzi che vanno aiutati a sopportare tutti i tradimenti a cui sono sottoposti, e di conseguenza le famiglie affidatarie che ogni volta devono essere forti per sostenerli.