Commissione Adozioni Internazionali: ultimo giorno della Vice Presidente Bacchetta

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Suona il gong per la Vice Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali, Daniela Bacchetta: giovedì 19 dicembre scade ufficialmente il suo mandato, e l’Autorità Centrale italiana perde dunque ogni parvenza di direzione operativa rimasta.Ora che anche l’unica persona competente ed esperta nel settore lascia, quale futuro si prospetta per le adozioni internazionali?

La CAI, così, rimane in balìa del suo Presidente, nonché Ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge, che, forzatamente inesperta della tematica, rimarrà sprovvista di un adeguato supporto “tecnico”, in un ruolo che presuppone capacità di iniziativa e dialogo con gli attori del settore. Su tale aspetto, ci spiace notare come l’attuale Presidente della Cai non abbia mai voluto relazionarsi con gli Enti Autorizzati: mai un incontro o una richiesta di confronto, da quando ha assunto la presidenza. Nemmeno in occasione dell’affaire Congo, che la Kyenge ha pensato gestire in maniera indipendente, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Una grande preoccupazione sul futuro delle adozioni internazionali serpeggia dunque fra gli Enti Autorizzati, anche perché la famosa Commissione di studio istituita lo scorso agosto dal Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, allo scopo di elaborare una riforma del settore, di fatto non è stata mai convocata. E’ fallito così l’obiettivo, che tante speranza aveva suscitato presso le famiglie adottive, di avere entro il mese di gennaio 2014 una nuova legge, capace di risollevare il settore delle adozioni internazionali dalla crisi in cui sta sprofondando.

Finita l’“era Bacchetta”, dunque, si apre un periodo di sede vacante. Durata: indefinita.

Ministro Kyenge, a questo punto ci dica Lei: in che mani finiremo?

Che l’adozione internazionale fosse la “Cenerentola” del Governo Letta si sapeva. Ma, a differenza della favola di disneyana memoria, il lieto fine di questa storia sembra essere ancora lontano.