Dall’abbandono in orfanotrofio alla diagnosi di encefalite cronica. Il percorso di Julie, una bambina di dieci anni, verso la cura e l’inclusione scolastica, attraverso il progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio” 

Julie è una bambina di circa 10 anni, ospite dell’orfanotrofio FED nella Repubblica Democratica del Congo. La sua età esatta è sconosciuta: è stata affidata a FED da alcuni familiari che, non riuscendo a prendersene cura a causa di gravi difficoltà economiche e una malattia non meglio identificata, l’hanno portata presso la struttura e poi sono spariti, senza lasciare tracce.

Le difficoltà della piccola Julie

La bambina ha mostrato fin dall’infanzia problemi significativi nello sviluppo linguistico, alternando momenti di giovialità a periodi di isolamento. Le sue difficoltà scolastiche sono emerse da subito: fatta eccezione per l’anno scolastico 2021/22, quando ha ottenuto una buona votazione, la sua carriera accademica è stata caratterizzata da bassi risultati, culminati l’anno scorso con un punteggio finale del 30% in seconda elementare, che ha destato la preoccupazione dell’équipe di FED.

Gli interventi

Per comprendere meglio la situazione di Julie, l’assistente sociale ha coinvolto uno psicologo che, attraverso una serie di incontri basati su test grafici (scelti appositamente per aggirare le barriere linguistiche ed espressive della bambina), ha cercato di indagare l’origine delle sue difficoltà. Parallelamente, l’assistente sociale si è messo in contatto con le autorità locali per provare a risalire alla famiglia di Julie e raccogliere informazioni sulle sue origini.
Le indagini mediche hanno rivelato alcune condizioni preoccupanti: nonostante i test per HIV, epatite B e C, e sifilide siano risultati fortunatamente negativi, le analisi hanno fatto emergere la presenza di anticorpi per i microbi del gruppo TORCH (Toxoplasmosi, Rosolia e Citomegalovirus), indicando che Julie è stata esposta a queste infezioni. Inoltre, un elettroencefalogramma (EEG) ha mostrato anomalie che suggeriscono una forma cronica di meningo-encefalite, probabilmente conseguenza delle infezioni TORCH.
Il percorso di cura è stato tempestivo e complesso: attualmente, Julie è seguita con una terapia a base di quattro farmaci specifici. Inoltre, è stata valutata dall’otorinolaringoiatra (ORL), il quale ha evidenziato problemi di acquisizione del linguaggio che richiedono un supporto logopedico. Per facilitare l’apprendimento di Julie, il personale di FED è stato istruito su esercizi specifici da far svolgere alla bambina e su come applicare correttamente le terapie indicate.
Un ulteriore test del QI, condotto dallo psicologo, ha infine confermato un lieve ritardo mentale, ma ha anche dato speranza: Julie può proseguire gli studi in una scuola regolare, con un supporto adeguato alle sue esigenze. L’istituto scolastico in cui è iscritta e lo staff di FED collaborano per garantirle l’inclusione e il sostegno necessari.
La storia di Julie è quella di molti bambini vulnerabili nella Repubblica Democratica del Congo, dove le condizioni di povertà e le difficoltà sanitarie rendono spesso difficile offrire supporto adeguato ai più piccoli.

L’attesa di Viviane, Jeph, Jordan, Myriam e Thierry

Negli orfanotrofi in Repubblica Democratica del Congo, Viviane, Jeph, Jordan, Myriam e Thierry  stanno ancora aspettando qualcuno che possa accompagnarle nel loro cammino di speranza e di emancipazione attraverso un’Adozione a Distanza.
Leggi la storia di Viviane, quella di Jeph, quella di Jordan, quella di Myriam e quella di Thierry.

L’Adozione a Distanza in Repubblica Democratica del Congo

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Infine, se vuoi creare con Viviane, con Jeph, con Jordan, con Myriam o con Thierry un rapporto unico ed esclusivo per accompagnarle attivamente nella loro crescita, puoi adottare a distanza una di loro. Riceverai il suo dossier, potrai scriverle, ricevere le sue foto e mandarle le tue, chiedere e ricevere aggiornamenti periodici, pensare a regali aggiuntivi per momenti particolari. E, perché no, andare anche a trovarla.
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