Congo: non ho una famiglia, ma solo un pezzo di terra

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Da qualche tempo al centro Mheed di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, è stato avviato un nuovo progetto, grazie all’impegno degli operatori di Amici dei Bambini e al contributo dei sostenitori a distanza.

Nel Paese africano l’agricoltura è ancora un’attività largamente praticata da gran parte della popolazione e un possibile settore lavorativo di inserimento dei ragazzi ospitati al centro. Molti di loro, infatti, sono ormai alle soglie dell’età in cui termineranno gli studi e dovranno iniziare a lavorare. Meglio prepararli, quindi, permettendo loro di apprendere le tecniche di un mestiere.

Così, uno speciale progetto dedicato alla cura dei campi ha risvegliato l’interesse per le attività agricole. Tutti i giovani ospiti dal centro, per un’intera settimana, sono scesi dalla collina su cui sorge la struttura, accompagnati da quelli più piccoli, interessati a capire cosa avrebbero fatto i loro compagni più grandi. Una volta giunti nei pressi dei campi coltivati dalla comunità del quartiere di Kinshasa in cui si trova il centro, i ragazzi hanno cominciato a dedicarsi ognuno a un “suo” pezzo di terra. Al termine della settimana, si è notato che, da uno di questi piccoli appezzamenti, spuntava anche una piantina di sedano. Si tratta di un vegetale piuttosto raro da queste parti, così gli operatori del Mheed hanno chiesto ai ragazzi chi di loro l’avesse piantato. Nessuno si faceva avanti, così alcuni dei piccoli contadini hanno iniziato a fare un nome. L’interessato inizialmente si vergognava di prendere la parola, ma poi, spinto dagli altri, si è fatto coraggio.

Ha raccontato quanto fosse stato difficile riuscire a far crescere quella pianta su questi terreni: per lui era diventata una sfida, per mostrare a se stesso di potercela fare.

Dopo qualche settimana, vediamo che tutte le piante curate dai nostri ragazzi crescono bene. Cresce bene soprattutto la pianta di sedano del nostro amico: la sua sfida è stata decisamente vinta.

Abbiamo imparato davvero tanto in quella settimana: i ragazzi erano diventati veri maestri e hanno spiegato ai più piccoli che è necessario proteggere le piante dal sole, coprirle con i rami, raccoglierle con attenzione. La loro passione ha contagiato anche i più piccoli: il futuro di questo Paese è nelle loro mani e tanta passione lascia intravedere un raggio di sole nel domani questa povera terra.

 

Vedere una piantina crescere in un terreno per lei arido è un piccolo miracolo come quello di vedere tornare il sorriso sul volto di un bambino abbandonato. Siamo tutti chiamati a coltivare la pianta del sorriso per questi ragazzi. Per dare il tuo contributo, attiva un Sostegno a Distanza per i progetti di Amici dei Bambini nella Repubblica Democratica del Congo.