Famiglia adottiva bloccata in India a causa del Covid. Appello per attivare un rientro di emergenza

Coppia bloccata in India: toscana, di Campi Bisenzio, in India per conoscere la loro figlia adottiva e rientrare con lei in Italia, la coppia è bloccata a causa del Covid. Una situazione drammatica che richiede un intervento immediato

Come capita a tutte le coppie quando finalmente partono per andare ad abbracciare i loro figli adottivi e riportarli a casa per iniziare una nuova vita, anche Simonetta ed Enzo, una coppia toscana di Campi Bisenzio, aveva lasciato l’Italia piena di entusiasmo, sapendo che in India c’era la loro piccola figlia ad attenderli.

Coppia bloccata in India: “vediamo bruciare i cadaveri per strada”

L’iter, seguito con il sostegno di un ente autorizzato italiano, si è svolto anche relativamente in fretta ma, quando ormai era il momento di tornare, è successo l’imprevisto che ha fatto precipitare la situazione. Come riporta il quotidiano La Nazione, Simonetta è risultata positiva a un tampone per il Covid e, di conseguenza, è stata trasferita in un ospedale.

Purtroppo, però, come noto, la pandemia in India è attualmente fuori controllo: raggiunta al telefono da La Nazione, la donna ha raccontato di essere rimasta su una barella, per ore, “chiusa in una stanza di due metri per due, con sette persone malate di Covid. Poi mi hanno trasferito in un hotel sanitario in camera con altri malati”. “Dalle finestre dell’hotel vediamo che bruciano i cadaveri dei morti di Covid in strada – ha aggiunto. È impressionante e siamo preoccupati. Siamo stati tutti separati… abbiamo il permit exit dello stato indiano per uscire ma non ci fanno partire”.

Un appello per sbloccare la situazione della coppia bloccata in India

L’appello è arrivato alla Farnesina, che dovrebbe essersi interessata per cercare di attivare un volo umanitario di emergenza e riportare in Italia la famiglia ed eventuali altri compatrioti presenti, per poi distribuirli nei vari presidi ospedalieri per i controlli di sicurezza.
Nei viaggi di questo tipo è sempre prevista nella polizza assicurativa il rischio di un ritorno in situazione di emergenza, ma la situazione tragica che sta vivendo il subcontinente indiano in questi giorni rende qualsiasi azione più complicata, e anche avere notizie non è facile.

La speranza è che davvero si riesca a far tornare in Italia la famiglia toscana e la loro figlia il prima possibile.
Ma questo episodio torna a far sentire fortemente l’esigenza di vaccinare le coppie adottive abbinate in attesa di partenza. Una richiesta che la rete LIAN (LIfe In Adoption Network) da tempo sta portando avanti, anche attraverso un appello rivolto direttamente al Capo del Governo Mario Draghi.
Ancora, però, nessuna risposta ufficiale da parte delle autorità è arrivata, nonostante l’interrogazione parlamentare presentata dal senatore Santangelo (M5S) al ministro della Salute Roberto Speranza.

Coppia bloccata in india e altre famiglie: la nota ufficiale della CAI. Aggiornamento

Venerdì 30 aprile la Commissione per le Adozioni Internazionali ha diramato un aggiornamento rivolto alle famiglie adottive in India, alla luce del drammatico quadro epidemiologico del Paese. Al momento sono 5 le coppie presenti in India, tre delle quali dovrebbero rientrare a breve in Italia con i figli adottivi.
Il sito della CAI fa sapere che “grazie alla fattiva collaborazione di tutte le Rappresentanze diplomatiche presenti sul territorio indiano e al supporto fornito dall’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, tutte le famiglie stanno ricevendo la necessaria assistenza”.

Per le coppie adottive, invece, che sono in procinto di partire per l’India, l’invito dell’Ambasciata d’Italia a New Delhi è quello di aspettare fino a quando la situazione critica non sarà superata.

Tornando alla situazione che ha acceso i riflettori sulla questione delle coppie adottive in India, le ultime notizie riportano che la signora Simonetta è ancora positiva. Secondo quanto riportato da La Nazione di Firenze, la sua situazione è peggiorata e il marito si è detto “molto preoccupato”.