Coronavirus. Congedo e bonus baby sitter: l’INPS conferma la fruizione alternata delle due misure

La conversione dalla versione ordinaria a quella Covid-19 è ancora possibile per le richieste inoltrate tra il 4 e il 19 maggio

Con la circolare 81/2020 pubblicata l’8 luglio, l’INPS ha confermato la fruizione alternata di due misure straordinarie per il Coronavirus: il bonus baby sitter e 15 dei 30 giorni di congedo parentale. Questo può avvenire solo se il bonus è già stato richiesto chiesto per non più della metà del valore, cioè fino a 600 o 1.000 euro in base alla categoria di lavoratori in cui si rientra. Per quanto riguarda gli operatori dei comparti sanità e sicurezza, infatti, il bonus, così come previsto dal Decreto Rilancio, può arrivare fino a 2000 euro, mentre il tetto massimo è di 1200 per tutte le altre categorie professionali.

Coronavirus. Congedo e bonus baby sitter: una circolare che arriva tardi

Della questione ha parlato anche Il Sole 24 Ore che, giustamente, riferisce anche che tenendo conto che il congedo “può essere fruito fino al 31 luglio”, “la circolare arriva tardi, conm la conseguenza che per certi aspetti risulta inutile”. Inoltre la circolare ha specificato anche che, per fruire della sospensione nel periodo di fermo delle attività scolastiche per figli di età superiore ai 12 anni e fino ai 16 la richiesta non è di competenza dell’istituto ma va inoltrata direttamente al datore di lavoro.

Un altro aspetto confermato dalla circolare dell’INPS è che il congedo vale anche per le famiglie con più figli. La conversione dal congedo ordinario al congedo Coronavirus non è più stata necessaria per le richieste successive al 29 marzo, con l’introduzione della modalità prevista dal Decreto “Cura Italia”, mentre resta possibile per chi ha fatto domanda tra il 4 e il 19 maggio, periodo tra la fine del primo periodo previsto per l’emergenza e l’introduzione del congedo a 30 giorni al 50% della retribuzione. Il cambio, in questi casi, deve tuttavia essere richiesto presentando una nuova richiesta di congedo per l’emergenza Coronavirus, accompagnandola con una contestuale comunicazione al datore di lavoro.