Coronavirus. Da domenica Calabria, Lombardia e Piemonte in zona arancione

La curva del Coronavirus sta rallentando. In molte Regioni ha raggiunto livelli di Rt prossimi a 1. Da domenica anche Liguria e Sicilia passano in zona gialla.

Da domenica 29 novembre tre Regioni passeranno dall’area rossa all’area arancione, si tratta di CalabriaLombardia e Piemonte, mentre Liguria e Sicilia si trasformeranno da arancioni in gialle. Si rinnovano invece le misure restrittive vigenti per le Regioni Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana.

Così ha deciso il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base del monitoraggio settimanale della pandemia relativo al periodo 16 – 22 novembre. I dati evidenziano come la velocità di trasmissione dell’epidemia in Italia stia rallentando ed abbia raggiunto livelli di Rt prossimi a 1 in molte Regioni e Province autonome, segno che le misure adottate nell’ultimo periodo iniziano a dare i loro frutti, ma la guardia deve ancora rimanere alta. La pressione infatti sui servizi ospedalieri è ancora molto forte e si legge nel monitoraggio “complessivamente non è in regressione” con “un lieve aumento nelle ospedalizzazioni in area medica e in terapia intensiva”. L’obiettivo del governo rimane quello di riuscire a raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1.

Attualmente, la mappa dell’Italia  vede quindi ancora rosse la Valle d’Aosta, la Provincia di Bolzano, la Toscana, l’Abruzzo e la Campania. Arancioni il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, l’Umbria, la Puglia, la Calabria, la Basilicata  e gialle, la provincia di Trento, il Veneto, la Liguria, il Lazio, il Molise, la Sardegna e la Sicilia.

L’ordinanza sarà valida fino al 3 dicembre. Data in cui si attende l’emanazione del nuovo Dpcm che sarà in vigore dal 4 dicembre e svelerà anche come trascorreremo il Natale. Intanto a Palazzo Chigi si continua a lavorare. La parola d’ordine è cautela. Tra i vari argomenti sul tavolo, si discute anche se limitare gli spostamenti tra le Regioni seppure in giallo, in occasione delle festività, al fine di evitare il “liberi tutti”, prevedendo però deroghe per il ricongiungimento familiare.