Coronavirus. Un vaccino efficace al 90% nella fase 3: in Italia disponibile forse da gennaio. Nel frattempo incombe un secondo lockdown

Le famiglie italiane e i loro figli alle prese con una situazione difficile. Una seconda serrata non risparmierebbe le scuole

Mentre l’Italia è stretta nella morsa della seconda ondata del Coronavirus, buone notizie sembrano arrivare sul fronte del vaccino anti-Covid. Il prodotto sviluppato congiuntamente dalla Pfizer e Biontech sarebbe infatti risultato efficace nel prevenire il 90% delle infezioni durante la fase tre della sperimentazione, che è ancora in corso. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente della Pfizer, Albert Bourla. E, nel frattempo, è emerso dalla stampa (lo riporta, tra gli altri, IlGiornale.it) che, negli ultimi giorni del mese di ottobre, si sarebbe svolto un incontro “riservatissimo” al fine di “assicurare all’Italia 3,4 milioni di dosi del vaccino” sviluppato proprio da Pfizer e Biontech. Una nota di chiarore per le famiglie italiane, avvolte dalle nebbie di una situazione complicata, che sembra far presagire un secondo lockdown generale, con conseguente chiusura anche di tutte le scuole.

Un retroscena reso noto da Repubblica e riportato dall’edizione online del quotidiano fondato da Indro Montanelli vede infatti “protagonista il ministro della Salute, Roberto Speranza, che avrebbe stipulato una sorta di patto segreto con i vertici della Pfizer già a fine ottobre. Secondo quanto riporta il quotidiano, lo scorso 29 ottobre, alcuni rappresentati dell’azienda si sarebbero collegati in video-conferenza con il ministro della Salute italiano(…). L’obiettivo sarebbe stato quello di pianificare la tempistica e i dettagli per iniziare le vaccinazioni contro il nuovo Coronavirus su 1,7 milioni di italiani, a partire dalla seconda metà di gennaio 2021. La priorità verrà data agli operatori sanitari e ai membri delle Rsa”.

Coronavirus. Ecco quando il vaccino dovrebbe arrivare in Italia

“La fornitura – continua IlGiornale.it è europea e le dosi ordinate dall’Ue dovrebbero essere circa 200 milioni, da distribuire tra i vari Stati membri. All’Italia docrebbe spettare il 13,5% dei primi vaccini in arrivo, pari a 3,4 milioni di dosi: dato che il vaccino, per essere efficace ha bisogno di due somministrazioni, la copertura fornita dalla prima fornitura coprirà circa 1,7 milioni di persone”. Certo, ci vorranno ancora dei mesi prima di confermare l’effettiva efficacia del vaccino, ma i dati forniti dall’azienda produttrice sono rassicuranti.

“I cittadini potranno ricevere le prime dosi di vaccino molto presto, prima di giugno – ha spiegato a un altro quotidiano, La Stampa, il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa- L’Italia ne ha fatto un ordinativo che basta a coprire tutta la popolazione, abbiamo prenotato 70 milioni di dosi”. Il vaccino, peraltro, “avrà un costo bassissimo, sotto i cinque euro”.

Coronavirus. Nell’attesa del vaccino in Italia pronto un secondo lockdown

In attesa che arrivi la campagna di vaccinazione, tuttavia e come anticipato, l’Italia sembra destinata a una seconda serrata generale. “Siamo tutti consapevoli – ha detto ancora il sottosegretario Zampa – che se il trend non muta, nessun servizio sanitario al mondo potrebbe reggere. Se tutto si rivelasse inefficace, nessuno attenderà fino all’ultimo. Bisogna combattere con un elemento fondamentale che è il tempo e nessuno farà tardi, tanto meno il ministro Speranza”.