Covid: Pfizer via libera in USA per il vaccino per i ragazzi dai 12 ai 15 anni. Da luglio anche in Italia

Si aspetta solo l’ok dell’EMA e di Aifa per partire con le vaccinazioni dei ragazzi entro luglio. Mentre da settimana prossima aprono le prenotazioni per gli over 40

Non si ferma la corsa di Pfizer verso l’obiettivo di trovare un vaccino anti-Covid per tutte le fasce d’età. Per gli over 16, il prodotto dell’azienda americana, sviluppato con la tedesca BioNTech è stato il primo ad essere autorizzato in USA ed Europa e, oggi, è uno dei più somministrati in tutto il mondo.

Arriva il via libera per la somministrazione del vaccino per i bambini da 12 a 15 anni

Nel frattempo, come già ampiamente documentato, i laboratori hanno continuato a portare avanti le ricerche sviluppando una versione del vaccino anche per i ragazzi adolescenti tra i 12 e i 15 anni: i test preliminari avevano mostrato un’efficacia addirittura del 100%, risultati che, infatti, hanno portato l’FDA (l’ente americano per i farmaci) nella giornata di lunedì 10 maggio (la notte tra il 10 e l’11 in Italia) a dare la tanto attesa autorizzazione alla somministrazione. Tutta la documentazione è già stata inviata anche all’EMA (Ente Europeo per i farmaci), che presumibilmente nelle prossime settimane dovrebbe autorizzare la somministrazione anche da questa parte dell’Oceano.

A settembre la richiesta di autorizzazione per il vaccino per i bambini da 0 a 11 anni

Ma le notizie non finiscono qui, perché, poco dopo, Pfizer ha fatto sapere di essere sulla buona strada anche per quanto riguarda i bambini più piccoli, tra 6 mesi e 11 anni. In questo caso le sperimentazioni sono ancora in corso, ma le aspettative sono buone e la previsione è quella di poter arrivare a chiedere alla FDA l’autorizzazione alla somministrazione d’emergenza verso il mese di settembre, con l’ok che potrebbe arrivare per novembre. Il nuovo anno, insomma, potrebbe portare in dote la copertura completa dei vaccini anti Covid per tutte le fasce d’età.

Vaccino per i bambini: da luglio al via anche in Italia. Aggiornamento

Dopo averlo annunciato, gli Stati Uniti sono subito partiti con le somministrazioni del vaccino Pfizer ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Uno step fondamentale nella lotta al Covid, ma che pone diverse sfide logistiche per riuscire a raggiungere i circa 17 milioni di adolescenti di quell’età.
Sfide che presto dovrà affrontare anche l’Italia, dove si aspetta solo l’ok dell’EMA (l’Agenzia del Farmaco Europea) e, successivamente, quello dell’Aifa (Agenzia Italiana del farmaco), per partire con le vaccinazioni ai bambini tra 12 e 15 anni. Il via libera è atteso per giugno, con il governo che sta già studiando quale sia la maniera più efficace per procedere con le somministrazioni a partire dal 1 luglio, in un periodo di vacanza.
In USA, come riporta il New York Times, i vari stati, le contee e i distretti scolastici stanno valutando la possibilità di offrire i vaccini non solo nelle scuole, ma anche negli studi pediatrici, nei “camp” estivi, nei parchi e persino nelle spiagge.
Possibilità che saranno tutte da prendere in considerazione anche in Europa se, come specificato tanto dal governo italiano quando dal ministro della Salute tedesco Jens Spahn, l’obiettivo è di aver vaccinato i ragazzi con almeno la prima dose prima dell’avvio dell’anno scolastico.
Per i bambini più piccoli, invece, bisognerà aspettare ancora un po’. I test di Pfizer proseguono e le prospettive di efficacia paiono buone, ma prima dell’autunno difficilmente si arriverà all’approvazione ufficiale.

Non solo vaccino per i bambini: al via le prenotazioni per gli over 40

Chi, invece, può iniziare a prepararsi per la vaccinazione sono gli over 40, perché, come riporta l’Ansa: “Il Commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo ha inviato alle Regioni una lettera nella quale dà il via libera alle prenotazioni per gli over 40 a partire dal 17 maggio”. Come sempre, poi, saranno le singole regioni a stabilire criteri e modalità. In questo caso l’obiettivo dichiarato è quello di rilanciare il turismo in chiave estiva, con diverse regioni che stanno pensando a soluzioni per allargare la platea dei vaccinati e incentivare il movimento dei turisti.
Efficace, in questo senso, l’esempio di San Marino che, dopo essere diventato “Covid free” grazie alla vaccinazione di massa utilizzando il vaccino russo Sputnik V, ha lanciato il pacchetto “turismo vaccinale”, offrendo al prezzo di 50 euro, come scritto da Il Messaggero, due dosi di Sputnik più il pernottamento in hotel per almeno tre notti per due volte in 21 giorni, ovvero la distanza temporale che deve intercorrere tra la somministrazione della prima e della seconda dose.