Da fanalino di coda a pole position: Sardegna in prima fila nella lotta alla crisi delle adozioni internazionali

cagliariSono passati i tempi in cui Ai.Bi. lanciava appelli contro le inefficienze del servizio pubblico sardo. Solo l’anno scorso, proprio su questo sito, denunciavamo che a Cagliari 20 coppie adottive erano rimaste bloccate da 10 mesi nel loro iter a causa dello stop agli studi di coppia da parte del Comune, dovuto al fatto che le convenzioni esistenti con gli operatori psico-sociali non potevano essere rinnovate e i bandi comunali erano sospesi.

L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune era intervenuto, rassicurandoci con una lettera che “l’Amministrazione, nell’attenzione al diritto di ogni minore ad avere una famiglia e consapevole del disagio vissuto dalle coppie che si sono rese disponibili all’adozione, per i lunghi tempi di attesa, ha provveduto ad espletare pubbliche selezioni per l’assunzione degli psicologi”.

Da allora è passato solo un anno, ma sembra un secolo.

Già a luglio 2013, proprio in una conferenza congiunta con Ai.Bi., l’assessore alle politiche sociali di Cagliari, Susanna Orrù ha annunciato: “Presto un protocollo operativo fra Servizi Sociali, Enti Autorizzati e Tribunale dei Minorenni per promuovere l’adozione internazionale”.

In più ha rivolto un messaggio personale alle famiglie adottive sarde: “Voglio impegnarmi da subito per facilitare la vita delle persone che vogliono iniziare questo percorso e far arrivare a loro un messaggio di speranza”.

Quel “subito” ha significato passare dalle parole ai fatti.

Dopo la pausa estiva, il Comune di Cagliari ha fatto un altro passo in avanti, completando il suo organico nei servizi sociali con un bando per assunzioni a tempo indeterminato per tre assistenti sociali e due psicologi.

C’è tempo fino al 16 settembre per candidarsi per una di queste posizioni. Dettagli e informazioni sono reperibili sul sito del Comune.

“Si tratta di figure professionali fondamentali nell’intero iter adottivo, dallo studio di coppia all’accompagnamento e sostegno del minore e della famiglia nella fase di accoglienza”, ha sottolineato Orrù. “Per questo la selezione verrà fatta con particolare cura e attenzione”.