Dal Cremlino forse un’eccezione per un’atleta paraolimpica americana

LONG2Si vede uno spiraglio di luce nella “guerra fredda delle adozioni” in atto ormai da mesi tra Russia e Stati Uniti. L’atleta americana Jessica Tatiana Long forse potrà adottare un bambino russo.

A dirsi possibilista è Pavel Astakhov, Commissario Presidenziale per i Diritti dei Bambini nella Federazione Russa. Il suo ottimismo è legato però alla possibilità che la nuotatrice statunitense riprenda la nazionalità che aveva alla nascita . La Long, il cui secondo nome tradisce evidenti origine russe, durante l’infanzia subì l’amputazione di entrambe le gambe e venne adottata da una famiglia americana, dopo essere stata abbandonata dai genitori naturali. Nonostante la disabilità, è diventata nuotatrice e ha conquistato 10 medaglie ai Giochi Paraolimpici, di cui 8 d’oro. Evidentemente non è tipo da rassegnarsi e ora, dopo quello sportivo, coltiva un altro sogno: adottare un bambino.

Ma in Russia vige una disposizione governativa che vieta agli americani di adottare minori russi. Il Cremlino sarebbe disposto a fare un’eccezione per la Long, ma solo a patto che l’atleta americana riprenda la nazionalità russa. “Se lo farà, potrà adottare – afferma Astakhov –. Non ho mai detto che gli stranieri che vogliono adottare bambini russi siano furfanti e sadici. La maggioranza assoluta degli stranieri e soprattutto degli americani che prendono i nostri figli (in adozione) hanno buone intenzioni: aiutarli”.

In realtà, al centro della polemica pare esserci anche una seconda questione. Un’altra divergenza tra Usa e Russia riguarda i matrimoni tra omosessuali. La legge russa non li consente, quella americana sì. E lo scorso luglio, il presidente russo Putin ha firmato una norma federale, approvata dal parlamento nel mese di giugno, che proibisce l’adozione, l’affidamento o il patrocinio di bambini da parte di coppie dello stesso sesso.
(Fonte: Tm News)