Davvero esistono dei centri sanitari specializzati per i bambini adottati?

Cara Ai.Bi., buongiorno!

Siamo una coppia ormai prossima a concludere il percorso adottivo. Il nostro futuro figlio, proveniente dalla Cina, è uno di quei “bambini speciali” che, a causa di particolari patologie, dovrà essere costantemente seguito da un medico. Come molti altri genitori adottivi, aver saputo che il nostro piccolo è affetto da qualche problema fisico non ci ha affatto scoraggiati dal nostro desiderio di accogliere un bambino abbandonato.

Ora ci stiamo documentando per sapere a chi rivolgerci in modo che nostro figlio possa essere sempre seguito in modo adeguato e professionale e le sue condizioni di salute possano migliorare. Abbiamo saputo che esistono dei centri specializzati che si occupano di seguire proprio i bambini adottati. Mi sapete dire se davvero esistono queste strutture, dove si trovano e che servizi offrono?

Grazie,

Francesca e Fabio

 

MACCHINA-DA-SCRIVERE1Cari Francesca e Fabio,

è un piacere sapere di casi come il vostro: genitori che non si fanno scoraggiare dall’idea di accogliere un bambino che presenta delle patologie e che, anzi, sono resi da questo ancora più desiderosi di salvare un minore dall’abbandono.

La risposta alla vostra domanda è affermativa.  Sul territorio italiano sono presenti dei centri specializzati presso cui poter eseguire uno screening sanitario dei minori adottati, nonché ricevere importanti informazioni sull’aspetto sanitario dell’adozione internazionale. Queste strutture sono particolarmente informate, per esempio, su quelle patologie ormai scomparse in Italia ma ancora diffusei in molti dei Paesi di origine dei figli adottivi.

I servizi pediatrici presenti in questi centri sono disponibili a valutare la documentazione sanitaria, visitare i bambini ed effettuare indagini di laboratorio e consulenze specialistiche, al fine di fornire alla famiglia, al medico curante e agli uffici vaccinali tutte le indicazioni sul reale stato di salute del minore adottato e sulle eventuali necessità terapeutiche o profilattiche.

Purtroppo le strutture di questo tipo non sono ancora presenti in tutte le regioni italiane, ma, fatta eccezione forse per la sola Sardegna, nessun territorio del nostro Paese è eccessivamente lontano da uno di questi centri. Ecco l’elenco delle città in cui si trovano: Torino, Verbania, Novara, Tradate (Va), Milano (2 centri), Genova, Negrar (Vr), Treviso, San Vito al Tagliamento (Pn), Parma, Firenze, Ancona, Roma (2 centri), Pescara, Lanciano (Ch), Napoli, Bari, Lecce, Messina e Palermo.

Per gli indirizzi precisi e le indicazioni complete sui servizi erogati da questi centri, potete visitare il sito del Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato (www.ginbi.org), che, insieme alla Società Italiana di Pediatria, gestisce queste strutture.

Tanti auguri per una felice esperienza di amore con il vostro bambino,

 

Ufficio Stampa di Ai.Bi.