Decreto Lavoro: fino a 100 euro in più in busta paga

Dall’Assegno di inclusione al taglio del cuneo fiscale: vediamo insieme alcune proposte del Decreto Lavoro Primo Maggio 2023

Lunedì primo maggio, il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi per approvare alcuni decreti legge dedicati al mondo del lavoro.
Tra le novità dell’ultima bozza del decreto ci sono i 5,4 miliardi l’Assegno di inclusione, il taglio del cuneo fiscale che sale di altri quattro punti per il periodo da luglio a novembre di quest’anno e più fringe benefit (bonus aziendali non tassati), per i lavoratori con figli.
Vediamo alcune delle novità della bozza del decreto lavoro del primo maggio.

Il Decreto Lavoro prevede un taglio del cuneo Fiscale

La misura più corposa del decreto, che assorbe intorno ai 4 miliardi, è il taglio del cuneo fiscale.
4 punti aggiuntivi, da luglio a dicembre, che portano a 6 punti il taglio per i redditi fino a 35mila euro e a 7 quello per i redditi più bassi, fino a 25mila.
Questo dovrebbe portare un aumento fino a 100 euro mensili di media in busta paga.

Alcune proposte nel nome dell’inclusione

Il decreto-legge introduce misure urgenti nel nome l’inclusione sociale e per l’accesso al mondo del lavoro.
Dal primo gennaio 2024, viene introdotto l’Assegno di Inclusione. Una misura di “contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale”, per quelle famiglie che ha tra i suoi componenti disabili, minori o over-60.
Questo bonus si dovrebbe aggirare intorno ai 500 euro al mese fino ad arrivare ai 630 euro se nella famiglia sono presenti over 67 o disabili gravi.
Nel caso il nucleo viva in affitto, alla cifra qua sopra si potranno aggiungere altri 280 euro al mese.
L’assegno sarà emesso per diciotto mesi, dopo di che ci sarà una pausa di un mese e poi potrà essere rinnovato per altri dodici mesi.

I requisiti per poter accedere a questo bonus sono:

  • essere residenti in Italia da cinque anni;
  • un Isee non superiore a 9.360 euro.

Contributi per le assunzioni di persone con disabilità

Ai privati che assumono, a tempo indeterminato o con un apprendistato, i beneficiari dell’Assegno di inclusione, sarà riconosciuto, per dodici mesi, l’esonero del 100% dei contributi previdenziali, nel limite di 8 mila euro annui.

Che cosa cambia per quanto riguarda al Fringe benefit

Inoltre, per i lavoratori dipendenti con figli a carico, la soglia dei fringe benefit si incrementa a 3.000 euro per il 2023.