Domenica 24 febbraio. Udine: la prima volta della “Benedizione delle adozioni”

Con Ai.Bi. da Udine a Santa Marinella (RM): un’occasione per celebrare in famiglia l’accoglienza vissuta come “nascita”.

Dopo le arcidiocesi di Bologna, Venezia, Torino e Milano, anche Udine, ha deciso di affiancare il percorso civile dell’adozione con un cammino spirituale

Un gesto ecclesiale e comunitario che accompagna la scelta adottiva è questo il senso del Rito della benedizione delle adozioni, che per la prima volta, sarà celebrato a Udine domenica 24 febbraio 2019 alle ore 11 nella chiesa dell’Istituto salesiano Bearzi.

La santa messa con la celebrazione del Rito sarà presieduta dall’Arcivescovo S.E. Mons. Bruno Mazzocato.

È un’iniziativa altissima – commenta il direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale famigliare, don Davide Gani – che ci dice quanto di buono ci sia a livello cristiano sul nostro territorio. Coppie che, il più delle volte non potendo avere figli propri, si sono poste di fronte a Dio, chiedendo: Signore, cosa vuoi da me? Come vuoi che metta a frutto la mia vita familiare e di coppia? E la risposta l’hanno trovata nel Vangelo: “Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me”. (Mc 9, 30-37) Accogliendo un bambino, è Cristo che viene. Queste famiglie celebrano il dono di Gesù nella loro casa, Cristo che si fa prossimo a loro attraverso la presenza dei figli. Un incontro che non può che essere benedetto”.  

Così, dopo le arcidiocesi di Bologna, Venezia, Torino e Milano, anche Udine, ha deciso di affiancare il percorso civile dell’adozione con un cammino spirituale. Si tratta di un rito che, anche a livello italiano, nasce in questi ultimi anni è nella fase “ad experimentum”, i competenti uffici della Santa Sede ne hanno elaborato una specifica traccia in vista di un futuro inserimento nel benedizionale.

Un gesto ecclesiale e comunitario che accompagna e sostiene la scelta adottiva delle famiglie dandone anche visibilità attraverso un momento diocesano di incontro, di festa e di preghiera” aggiunge don Pierpaolo Dal Corso, responsabile diocesano della Pastorale delle famiglie.

Abbiamo proposto questo rito cinque anni fa, prima con don Danielo Barlese e poi con don Pierpaolo Dal Corso, referenti della pastorale diocesana, mutuandolo dal rito che la Chiesa Ortodossa già faceva e che abbiamo conosciuto in Romania” – spiega Massimo Cecchetti della Commissione diocesana adozioni e affido, referente regionale dell’associazione Ai.Bi. e cofondatore dell’associazione “La pietra scartata“, associazione nata per testimoniare la bellezza dell’esperienza dell’adozione e dell’affido. – “Vediamo un parallelo tra l’accoglienza di un bambino abbandonato e l’esperienza spirituale dell’accoglienza di Cristo. Ma oggi l’adozione, in particolar modo internazionale, in Italia è in calo continua Cecchetti i motivi sono molti: certamente le difficoltà economiche perché purtroppo esistono dei costi, ma anche le questioni politiche e diplomatiche legate alla disponibilità dei paesi stranieri e al disinteresse governativo per queste questioni. Da anni non c’è stato il minimo tentativo da parte dello Stato italiano di aprire nuove strade e canali, con nuovi paesi” è lo sfogo di Cecchetti.

L’invito per tale importante celebrazione è rivolto a tutte le famiglie adottive del Friuli Venezia Giulia, in particolare quelle della Diocesi di Udine, per condividere uno specifico momento, dedicato ai figli e ai genitori adottivi, in cui anche la liturgia del Rito consente di riconoscere e celebrare comunitariamente, davanti al Signore, l’accoglienza vissuta quale “nascita adottiva”, desiderosi di integrare con un autentico significato spirituale il profilo civile e anagrafico dell’adozione.

Sempre domenica 24 febbraio a Santa Marinella, Roma, presso l’istituto di suore di Santa Maria Ausiliatrice, si riuniranno le famiglie adottive e affidatarie del Gruppo Famiglie Locali di Ai.Bi. Lazio. Un momento di condivisione e confronto tra famiglie impegnate a promuovere a livello comunitario e territoriale una cultura dell’accoglienza familiare.