Dopo sei anni, che cosa dirLe? “Grazie, Daniela!”

bacchettaNEW200Tutto cominciò sei anni fa, con un secco “ma chi è costei?: l’espressione di sorpresa con cui Amici dei Bambini accolse la nomina di Daniela Bacchetta alla vice presidenza della Commissione per le Adozioni Internazionali, per la verità  non piacque molto all’interessata.

Ex magistrato con alle spalle un’esperienza da giudice presso il Tribunale dei Minorenni di Torino, Bacchetta era stata scelta dall’allora Ministro Bindi al di fuori del “circolo” delle adozioni internazionali, e questo aveva destato perplessità e meraviglia fra gli operatori del settore.

In realtà – e sorprendendo tutti  gli scettici – durante questi anni di attività, fatti di anche di aspri ma produttivi confronti con gli Enti Autorizzati, la Vice Presidente si è contraddistinta per determinazione e abnegazione, acquisendo grande competenza ed esperienza sul campo e svolgendo egregiamente il proprio ruolo.

Con MariaTeresa Vinci (ex Direttore Generale della CAI), hanno costituito una formidabile “coppia di attacco”, capace di raggiungere e mantenere per anni il picco delle adozioni realizzate (gli oltre “quattromila”) e di lasciare una traccia indelebile nella storia dell’adozione internazionale .

Ma  il compito di Daniela Bacchetta è stato reso ancora più arduo e complesso, soprattutto in questi ultimi anni, nei quali ha dovuto, da sola, sopperire al  costante disinteresse dei governi italiani per l’adozione internazionale (basti  ricordare, a riguardo, la vergognosa “assenza ” del Ministro Riccardi, in qualità di Presidente della Commissione), con la conseguente mancanza di peso politico della CAI sul fronte internazionale.

Ai.Bi. ricorda con particolare piacere il rapporto personale e la predisposizione della Vice Presidente a rapportarsi sempre in maniera diretta e schietta, sia che si trattasse di risolvere il problema di una singola coppia, che di un intero paese.

Chi raccoglierà, ora, la sua eredità? Questi anni di lavoro e collaborazione non devono andare dispersi; al contrario, Ai.Bi. si augura che, chiunque seguirà, saprà farli fruttare come si deve.

“Cara Daniela”, non dubiti: come ci ha esortato nella Sua cortese lettera di congedo e ringraziamenti, continueremo con entusiasmo e determinazione nel nostro “impegno a favore dei bambini in attesa di una famiglia e delle famiglie in attesa di un figlio.

Almeno questo glielo dobbiamo, per ringraziarLa di quanto ci ha donato in questi sei anni!