Economia in difficoltà: cosa fare con i mutui?

Con l’inflazione che cresce e la guerra che continua a destabilizzare lo scenario internazionale anche i mutui ne risentono: i tassi sono in crescita e non si vede all’orizzonte un’inversione di tendenza. Difficoltà in particolare per i giovani

Se il mercato immobiliare ha tenuto molto bene negli ultimi anni e ha visto, con l’attenuarsi della pandemia, un volume di vendite in crescita, gran parte del merito è da attribuire alla possibilità di ottenere finanziamenti a condizioni molto favorevoli, con tassi di interesse bassissimi. Oggi, purtroppo, la situazione appare cambiata e il parametro che funge da base per la definizione del tasso fisso dei mutui continua a salire di giorno dopo giorno. Il Corriere della Sera fa un esempio pratico molto immediato: per un mutuo di 140 mila euro a 30 anni, alla fine del’anno scorso si pagava una rata media di 467 euro al mese. Oggi bisogna metterne in conto almeno 105 in più!

Il 70% delle prime case è acquistato tramite mutui

Chiaramente, il problema riguarda prima di tutto chi un mutuo lo deve chiedere nei prossimi mesi, mentre per chi lo ha già in corso non cambia nulla se ha scelto il tasso fisso, ma cambia poco anche in caso di tasso variabile, specie su finanziamenti avviati da molto tempo. Qualche problema in più potrebbe esserci per chi ha avviato un mutuo a tasso variabile da poco, ma bisognerà vedere come si muove il mercato nei prossimi mesi per capire l’ammontare effettivo degli aumenti.
Questa prospettiva di maggiore difficoltà si inserisce in un mercato che, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, ha fatto segnare un + 12% di vendite, in media, a livello nazionale, nel primo trimestre del 2021. Aumento che nella città di Milano tocca addirittura il + 36%. Oltre la metà degli acquisti, però, (il 70% se si considerano solo le prime case) sono avvenuti grazie alla concessione di mutui, per questo un rialzo deciso dei tassi di interesse preoccupa, e non poco, il mercato.

Mutui più difficili da ottenere, specie per i più giovani

Il problema non è tanto nel rialzo in sé, quanto nel fatto che le banche, davanti a questo scenario, inaspriscono i criteri di erogazione dei mutui, rendendo problematico l’ottenimento di un finanziamento soprattutto da parte dei giovani. Questi ultimi, infatti, finora hanno potuto usufruire anche della copertura statale in caso di difficoltà nel rimborso delle rate, copertura che non può più esserci se i tassi praticati sul mercato sono maggiori del tasso fisso massimo previsto dalla legge per erogare i benefici, come sta effettivamente avvenendo oggi.
Se a tutto questo si aggiunge il deciso rincaro anche dei canoni di locazione per chi sceglie l’affitto, si capisce bene le difficoltà che colpiscono i giovani che cercano casa e, con essa, la possibilità di costruire una famiglia. Vedremo come il mercato evolverà e cosa la politica vorrà fare per cercare di invertire la rotta.