L’inflazione all’8% vola sulle vacanze degli italiani: come nel 1986!

Non si arresta l’aumento dei prezzi innescato dalla guerra e dalla crisi internazionale: secondo gli ultimi dati Istat l’inflazione è arrivata all’8%, come non accadeva dal 1986. Record per i biglietti aerei: +90,4% rispetto al 2021

Percentuali del genere sui rincari non si vedevano dal 1986. È quanto emerge dall’analisi dei dati Istat sugli andamenti dei prezzi, che anche nel mese di giugno non hanno rallentato la loro crescita quasi incontrollata. L’inflazione è salita all’8%, contro il 6,8% di maggio, ma ancora maggiore è l’accelerazione dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” (quello più avvertito dalle famiglie italiane), che segna un + 8,3%, contro il 6,7% di maggio.

Aerei e alloggi: i rincari mettono in crisi le vacanze delle famiglie

Ma le cose vanno ancora peggio per quanto riguarda alcune delle voci più sentite in questo periodo di vacanza: il record spetta ai biglietti aerei, che mostrano dei prezzi sostanzialmente raddoppiati rispetto all’anno scorso: + 90,4%, con un notevole + 23,8% anche solo nei confronti di maggio. In generale i trasporti aumentano del 7,2% su base annua (+2% da maggio), mentre si fanno sentire anche i rincari sui servizi di alloggio in albergo, B&B o villaggio, più cari del 18,1% annuo (+5,8% su base mensile).
Di carburanti ed enargie… meglio non parlare nemmeno, con i primi che salgono del 39,9%, contro il 32,9% di maggio, e i beni energetici regolamentati che mantengono una crescita stabile ma comunque elevatissima: +64,3%.

L’inflazione in Eurozona è la più alta da quanto esiste l’Unione economia e monetaria

Per chi pensa che “mal comune mezzo gaudio”, una “consolazione” può arrivare allargando lo sguardo all’Europa, dove la situazione è anche peggiore che in Italia. Nell’Eurozone l’inflazione è all’8,6%, che si attesta come il valore maggiore mai raggiungo da quanto è stata creata l’Unione economica e monetaria. Anche in questo caso, la parte del leone sui rincari la fa l’energia, salita del 41,9%.
I dati, per quanto superiori alle attese degli economisti, non hanno spaventato oltremodo le Borse, che si mantengono per ora in territorio positivo, seppure di poco.
Ma per le famiglie che in Borsa non giocano e che vorrebbero solo programmare le vacanze, la situazione non è certo delle migliori.