Emergenza migranti. Di Biagio (Ap): “Al più presto una cabina di regia che dialoghi con l’Unione Europea e i Paesi di origine e di transito”

aldo-di-biagio1L’unica via per risolvere l’emergenza immigrazione è una cabina di regia interministeriale. Lo sostiene l’onorevole Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare, intervenuto sul tema nella giornata di mercoledì 17 giugno alla luce del dibattito in corso tra l’Italia e il resto d’Europa e tra le nostre diverse forze politiche proprio sulle modalità di accoglienza dei migranti.

“Finora ha fatto comodo individuare il ministro dell’Interno come capro espiatorio dell’emergenza immigrazione – dichiara senza mezzi termini Di Biagio –, pensando così di non affrontare seriamente la questione e non assumersi le dovute responsabilità. L’emergenza immigrazione è un problema di tutto il Governo che deve essere affrontato in maniera condivisa, individuando le soluzioni migliori”.

Quindi il senatore di Area Popolare avanza la sua proposta. “E’ prioritario ufficializzare una cabina di regia interministeriale che sappia dialogare con maggiore forza con l’Unione Europea, ma soprattutto sappia avviare una concreta azione bilaterale con i Paesi di provenienza e transito dei migranti. Non è infatti pensabile – spiega Di Biagio – trovare una soluzione a questa drammatica emergenza senza intervenire sulle cause e sull’origine, anche geografica, del problema”.

La cabina di regia è una soluzione invocata da tempo anche da Amici dei Bambini, quotidianamente impegnata, con il suo progetto Bambini in Alto Mare, a cercare di garantire un’accoglienza giusta ai tanti minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste. La soluzione proposta, l’affido familiare, è possibile grazie alla disponibilità offerta da circa 1.600 famiglie in tutta Italia, ma ancora troppo poco sostenuta dalle istituzioni, che continuano ad affrontare in modo emergenziale una situazione che ormai è invece strutturale.

Sul tema dell’accoglienza dei Misna era intervenuto lo stesso Di Biagio lunedì 15 giugno, invocando un’azione tempestiva da parte del Governo “anche attraverso la promozione di un piano per l’accoglienza familiare temporanea che consenta il coinvolgimento delle famiglie che si sono rese disponibili all’affido”. Senza dover continuare a ricorrere, quindi, ai tanti campi di accoglienza “dove i livelli di attenzione e di controllo non possono essere garantiti in questo particolare momento” e preferendo invece coinvolgere le reti del terzo settore e delle associazioni. L’auspicio di Di Biagio è che la questione venga finalmente affrontata in Senato in occasione della discussione della sua mozione sulla tutela dei diritti dell’infanzia nelle aree di crisi.