Qual è l’errore più comune nei lasciti solidali?

Indirizzo e codice fiscale: due dati semplici per assicurarsi che il lascito rispetti esattamente la destinazione da noi scelta Ecco gli errori più comuni da evitare

Qual è l’errore più comune nei lasciti solidali? In gran parte dei testamenti si riscontra la stessa imprecisione: indicazioni vaghe come “Questo lascito va a quella associazione che si occupa di bambini abbandonati “, oppure “agli Amici dei Bambini abbandonati”, oppure un’associazione, senza indicare l’indirizzo, o quantomeno la città, o il codice fiscale.
A prima vista può sembrare sufficiente, ma in realtà si tratta di un’imprecisione che può mettere a rischio la validità stessa del lascito.

Inserire i dati corretti

In assenza di dati precisi, infatti, il rischio è che il testamento venga contestato, interpretato in modi diversi o addirittura disatteso.
Basta pensare a quante realtà associative possono avere nomi simili o varianti nel tempo, oppure a come la mancanza di un riferimento fiscale univoco possa generare dubbi legali. In pratica, il gesto di generosità del testatore rischia di non arrivare mai a destinazione, privando i beneficiari del sostegno previsto.
Eppure, per evitare tutto questo, occorrono solo pochi minuti in più: inserire la denominazione corretta dell’ente, completa di forma giuridica e codice fiscale. Nel caso di Ai.Bi., la dicitura esatta è: “Ai.Bi. Amici dei Bambini ETS, Codice Fiscale 92504680155”. Un dettaglio semplice, ma fondamentale per garantire che la volontà del donatore venga rispettata e che il suo lascito diventi realmente un aiuto concreto per i bambini.

Altri errori frequenti nei lasciti solidali

Ma non è l’unico errore in cui si può incorrere. Un altro rischio frequente è redigere un testamento che non rispetta la quota di legittima, ossia quella parte di patrimonio riservata per legge agli eredi necessari (coniuge, figli, genitori). Disporre di tutto a favore di enti benefici senza considerarla può portare a contestazioni e annullamenti.
C’è poi il problema del testamento olografo scritto male: un atto valido deve essere interamente scritto a mano, datato e firmato. Una dimenticanza formale, come l’assenza della data o una firma incompleta, è sufficiente a compromettere la validità del documento.
Non mancano i casi di testamenti influenzati da terzi, in cui la volontà del testatore viene viziata da pressioni, raggiri o persino violenza. Allo stesso modo, un testamento redatto sotto l’influenza di malattie che limitano la capacità di intendere e volere può essere facilmente impugnato dagli eredi.

Il lascito ad Ai.Bi.

Ai.Bi. Amici dei Bambini, che da quarant’anni si occupa dell’accoglienza di minori privi di una famiglia, è la prova concreta del valore di questi gesti. Molte delle sue comunità – vere e proprie case e appartamenti che accolgono bambini e adolescenti – sono nate proprio grazie a un lascito solidale. Non a caso, portano il nome della persona che le ha rese possibili.
C’è chi desidera dare continuità ai propri ideali, chi vuole valorizzare al meglio il proprio patrimonio, anche con importi modesti, e chi intende beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per le donazioni agli enti non profit. Ma, più di tutto, c’è il desiderio autentico di lasciare un segno positivo, senza intaccare i diritti degli eredi legittimi.

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.it chiamare il numero 02.98822332.