Esami di maturità. Ridicolizzano i prof durante la DAD. La domanda di partenza dell’ora di colloquio

300 ragazzi sospesi perché postavano foto di insegnanti e compagni con commenti denigratori e riferimenti sessuali. Potrebbe essere uno spunto interessante per aprire la discussione dell’esame di maturità. Voi cosa rispondereste?

 Come affrontereste la questione, voi, se foste i genitori, gli insegnanti o, ancora meglio, i fratelli maggiori di quei 300 ragazzi che, in una scuola media in provincia di Cuneo, sono stati sospesi l’ultimo giorno di scuola dopo aver scoperto che, durante la DAD, avevano postato foto di insegnanti e compagni con tanto di commenti sprezzanti e volgari?
Se foste in piedi, davanti alla commissione dell’esame di maturità e il Presidente vi chiedesse un parere sulla questione, magari proprio alla luce dell’esperienza vissuta durante la DAD da voi per primi, cosa rispondereste?

Sono “esami di maturità” anche le domande su ciò che accade nel mondo della scuola e dei ragazzi

Innanzitutto, bisognerebbe conoscere la storia, che è quella, appunto, di 300 ragazzi che, durante la DAD hanno scattato e condiviso in chat diverse foto, spesso modificate “a scopi denigratori”, e accompagnate da insulti, riferimenti sessuali, allusioni…
Una volta scoperto il fatto e sentiti gli alunni, tanti hanno negato di aver preso parte allo “scherzo”, tanti altri hanno detto semplicemente di aver visto le immagini sul telefonino, magari di qualche amico. Nessuno, però, ha pensato di fermare la catena e raccontare la cosa ai genitori o gli insegnanti, da qui la decisione di sospendere per un giorno 300 alunni.
“Non pensiamo sia un atto di bullismo” ha dichiarato la Preside della scuola – “Ma abbiamo voluto dare un segnale forte ai ragazzi”. Per farli riflettere, non tanto, o non solo, su ciò che hanno fatto, ma soprattutto sui pericoli che i social possono comportare e sulla facilità con la quale delle immagini, magari postate per scherzo e senza pensare alle conseguenze, possono finire per “far male”.

Cosa rispondereste se chiedessero a voi un parere durante gli esami di maturità?

Sicuramente sarebbe un segnale altrettanto efficace se, per aprire l’ora del colloquio orale di qualcuno degli oltre 540 mila ragazzi impegnati negli esami di maturità, qualche Presidente di Commissione chiedesse loro di commentare questo episodio, di provare a spiegare le ragioni dei ragazzi e capire la decisione della sospensione. Con la tranquillità di sapere che, in questo caso, non ci sono risposte “giuste o sbagliate”, ma ci sono domande che possono far crescere e riflettere più di altre. Anche durante l’esame di maturità