Etiopia. Adozioni internazionali più che dimezzate: meglio quelle ‘in casa’

elia garitta 200Le adozioni internazionali non vivono un bel periodo in Etiopia. Lo si può dedurre da quanto riporta il MAI (la Mission pour l’adoption internationale) nel sito ufficiale, che testualmente recita così “si desidera informare i candidati per l’adozione in Etiopia che l’adozione internazionale attraversa un periodo difficile nel Paese” precisando che al 30 settembre 2014, “sono stati emessi 47 visti di ingresso per l’adozione contro i 102 dell’anno scorso (settembre 2013)”.

Questa forte riduzione del numero di adozioni si spiega con la volontà delle autorità etiopi di trovare alternative all’ adozione internazionale. “In effetti – continua il comunicato del MAI – è fortemente preferita la presa in carico e ‘cura’ dei bambini abbandonati a livello locale”.

A livello nazionale l’Etiopia sta diventando, quindi,  sempre meno favorevole all’adozione internazionale. Una tendenza particolarmente evidente in alcune parti del sud del Paese.

“Questo si traduce in una forte inerzia amministrativa – conclude il MAI – in quelle regioni in cui il decentramento della gestione amministrativa, inclusa la tutela dell’infanzia, rallenta anche le procedure adottive”.