Famiglia, per i giovani italiani è numerosa e fondata sul matrimonio

famigliaSono i ragazzi a regalare un sorriso alla famiglia italiana. Dall’ultimo “Rapporto Giovani”, promosso dall’Istituto di Studi Superiori “Giuseppe Toniolo” e realizzato da Ipsos, i ragazzi tra i 18 e i 29 anni hanno un forte desiderio di famiglia. E sembrano avere i piedi ben piantati a terra. Alla domanda “quanti figli pensi realisticamente di avere?” – e non “quanti sogni di averne?” 3 su 4 hanno risposto due o più.

Particolarmente incoraggiante è il fatto che solo una piccola parte degli intervistati pensa di non avere figli: il 9,2% dei maschi e il 6,2% delle femmine, a conferma che il desiderio di maternità è un po’ più radicato di quello di paternità. In ogni caso coloro che non intendono mettere al mondo un figlio costituiscono una minoranza marginale.

Dati incoraggianti, quindi, alla luce della scarsa natalità italiana, che vede il nostro Paese, con il suo tasso di 1,38 figli per donna, molto al di sotto di quel 2,1 che garantirebbe la stabilità demografica. A tal proposito, i giovani hanno le idee chiare anche su dove, purtroppo, si inceppa il meccanismo. Le principali cause della crisi delle nascite sono individuate nel lavoro precario – in particolare per la maternità non garantita alle lavoratrici atipiche – e nella crisi economica. A seguire altri fattori, effetti collaterali dei primi 2, come i costi elevati degli asili nido e delle baby sitter, le difficoltà di conciliare la vita familiare con quella lavorativa e le inesistenti politiche a sostegno della famiglia.

Quest’ultima però continua a rivestire un ruolo fondamentale nella vita della maggior parte dei nostri giovani. Per il 60% di loro, infatti, essa è la cellula fondamentale della società e si fonda sul matrimonio. Ancora più alta (80%) la percentuale di quelli che ritengono l’esperienza familiare di grande aiuto per coltivare le proprie passioni e affermarsi nella vita. E sale addirittura all’85% quella dei giovani per i quali la famiglia rappresenta un sostegno nel perseguire i propri obiettivi. È emerso che soprattutto in questo periodo di crisi, infatti, il rapporto con la famiglia di origine acquista una particolare importanza, al di là del semplice aiuto economico: solo la famiglia pare infatti in grado di far fronte alla carenza di investimenti e sostegni pubblici verso le nuove generazioni.

Sul desiderio di famiglia pesa però il proprio vissuto personale: l’atteggiamento cambia a seconda che ci si trovi di fronte a ragazzi figli di genitori coniugati oppure divorziati o separati. La centralità del matrimonio è affermata dal 70% dei giovani con padre e madre coniugati e solo dal 46% dei ragazzi di coloro che hanno sperimentato il fallimento del matrimonio dei propri genitori.

 

Fonte: Tg Com 24