famiglia. Entro il 2065 i morti doppieranno i nati, urge pattoXnatalità

Famiglia. Secondo l’ISTAT entro 50 anni i morti doppieranno i bebè. De Palo (Forum Famiglie): “Appello a Mattarella: prima di tutto la natalità”

In base alle previsioni è confermata l’emergenza demografica che da anni ormai vede coinvolta l’Italia: secondo le rilevazioni entro il 2065 il nostro Paese perderà 6,5 milioni di persone. Un dato rafforzato dall’invecchiamento globale della popolazione, che secondo le stime ONU dovrebbe portare al raddoppio degli ‘over-60’ entro il 2050

Urge un pattoXnatalità che coinvolga non solo la politica, ma anche tutte le forze del sistema-Italia: associazioni, sindacati, banche, imprese, mondo mediatico”, sottolinea il presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari

famiglia. Entro il 2065 i morti doppieranno i nati, urge pattoXnatalitàUn’Italia sempre più vuota e sempre più vecchia: è l’ennesima constatazione che l’ISTAT conferma con i suoi dati di previsione per il Belpaese; esiti che si concretizzeranno entro 50 anni da oggi, portando il numero dei decessi a doppiare quello delle nuove nascite. Ovviamente, tutto ciò si materializzerà se nel frattempo il Governo nazionale non avrà preso le adeguate contromisure, scommettendo finalmente sulla bellezza e l’importanza della famiglia e della genitorialità, nel presente e nel futuro del Paese, concretizzando politiche strutturali per la natalità e per ridare fiducia alle coppie che desiderano fare figli, ma vengono frenate dai costi esorbitanti per la loro crescita (da 0 a 18 anni un figlio costa 171mila euro circa), dall’insufficienza delle misure di Welfare in campo sociale, lavorativo, educativo e medico attualmente disponibili soprattutto per le famiglie con tre o più figli, da un fisco che non tiene conto dei carichi familiari, nonché da una certa ‘cultura’ che si sta diffondendo lungo lo Stivale, secondo la quale oggi anziché puntare su adozione internazionale o affido per restituire una famiglia a uno dei 140 milioni di minori abbandonati nel mondo è più ‘semplice’ (questa è l’illusione) rivolgersi alla fecondazione artificiale.

Ci appelliamo al Presidente Mattarella: prima di tutto la natalità, è il commento del presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, Gigi De Palo, alle cifre rese note con il report ISTAT ‘Il futuro demografico del Paese’. Tra gli assunti dati per altamente probabili dagli esperti, anche la diminuzione – nonostante gli apporti migratori – della popolazione italiana generale di circa 6,5 milioni di persone entro il 2065. Un dato che fa il paio con quello secondo cui la crescita demografica globale, stimata dall’ONU in 9,8 miliardi di persone al 2050, dipenderà essenzialmente dalla crescita della popolazione in Africa e India, con tutto il resto del mondo in trend negativo. A questo andrebbe affiancato anche il dato della diminuzione della fecondità in quasi tutte le regioni del mondo, anche in Africa, nonché quello dell’innalzamento dell’età media della popolazione, che globalmente vedrà il doppio delle persone attuali superare i 60 anni entro il 2050.

Ne va della sopravvivenza del nostro Paese – aggiunge De Palo – urge un #pattoXnatalità che coinvolga non solo la politica, ma anche tutte le forze del sistema-Italia: associazioni, sindacati, banche, imprese, mondo mediatico. Siamo arrivati a un punto di non ritorno. Fare un figlio non può essere un lusso e una donna non può essere messa nella condizione di dover scegliere se diventare madre o continuare a lavorare”. Ecco perché il presidente del Forum Famiglie fa “un appello al Capo dello Stato e a tutte le forze del Paese: il primo punto su cui fare squadra deve essere la natalità”.