Favara: “La Tenda di Padre Abramo”, l’accoglienza francescana

la tenda di abramo 2 200Chi l’ha detto che esistono solo centri sporchi e sovraffollati? A Favara, comune in provincia di Agrigento, i migranti che non trovano accoglienza nei centri istituzionali hanno trovato un rifugio sicuro, al riparo da disagi e inerzie governative: “La Tenda di Padre Abramo”, che il 17 novembre ha festeggiato i due anni di attività.

Si tratta di una struttura gestita dai Frati Minori di Sicilia, una vera e propria casa, in cui tutti condividono tutto, in pieno spirito francescano. Una sorta di appartamento ad alta autonomia, pronto ad accogliere non solo stranieri senza dimora, ma chiunque non abbia “dove posare il capo”. Il progetto, approvato dal Capitolo Provinciale dell’Ordine, opera attraverso il Ramo Onlus “Frate Gabriele Allegra” ed è appoggiato dalla Diocesi di Agrigento e dalla Caritas locale.

I nostri ospiti sono i più poveri fra i poveri”, dicono ad Ai.Bi. News Fra’ Giuseppe, Fra’ Salvatore e Fra’ Giovanni, che insieme portano avanti l’iniziativa. “Accogliamo quanti sono senza casa, famiglia e lavoro.

Tutti provenienti da esperienze missionarie, i tre religiosi attualmente si prendono cura di una ventina di persone, la cui età varia dai 19 ai 53 anni; in due anni di apertura, tuttavia, il centro ne ha accolte circa 200, soprattutto migranti di diverse nazionalità, ma anche italiani senza fissa dimora.

Pachistani, afgani, maliani, nigeriani, nigerini, ghanesi, somali, eritrei, rumeni: tutti cucinano, lavano, stirano, si danno da fare. Avvisano quando devono uscire e quando sono rientrati; né più, né meno che in una famiglia. “Non ci sono operatori: gli operatori sono i ragazzi stessi”.

Oltre a un tetto, i frati offrono ai propri ospiti supporto nella ricerca di impieghi occasionali, nonché la possibilità di tenersi impegnati tramite lavori interni e laboratori. Grazie alla ospitalità fornita dai religiosi, gli ospiti del centro hanno quindi la possibilità di mettere da parte qualche soldo in più, rispetto a quanto non potrebbero fare se dovessero pagarsi l’affitto, a ulteriore beneficio delle proprie famiglie di origine, sostenute a distanza. Un vero e proprio aiuto nell’aiuto, quello dato dai padri francescani.

E sono tante anche le famiglie di Favara che, con grande generosità, supportano gli ospiti del centro, offrendo loro generi alimentari o impiegandoli in piccoli lavori occasionali, per lo più nei terreni agricoli circostanti.

E’ quindi un crocevia di diverse culture, la Tenda di Padre Abramo; un luogo dove si prega, anche, senza sincretismo religioso di sorta, ma nel profondo rispetto delle credenze di ciascuno. “Abbiamo pregato insieme anche in occasione della recente visita di Papa Francesco a Lampedusa”, ricordano i tre francescani.

E quando lasciano il centro, dove vanno a finire tutti questi ragazzi? “C’è chi trova altre sistemazioni, chi invece parte per l’estero: Germania, Francia, ma soprattutto Inghilterra e Danimarca”.

I più, dunque, proseguono verso il freddo (e meglio organizzato) nord Europa. Ma – c’è da giurarci – con un cuore riscaldato dal ricordo di una vera, calorosa, genuina esperienza di accoglienza e conforto cristiano.