FB, twitter, instagram, nell’era digitale tutto pur di condividere in tempo zero le foto dei propri figli in vacanza per un “like”. Ma è sicuro?

Possiamo condividere online foto e video dei nostri figli in maniera sicura? La risposta non è ovvia e i rischi sono dietro l’angolo!

Nonostante il parere di numerosi esperti in materia, in molti continuano a condividere online foto e video dei propri bambini, incuranti dei pericoli ai quali li espongono e senza le giuste misure di protezione. Un’immagine può finire nelle mani di persone sbagliate e chiunque, proprio chiunque, può accedere ad una  foto pubblicata online liberamente e farne ciò che vuole, anche condividerla su siti e piattaforme per pedofili presenti soprattutto nel dark web, la parte oscura di internet e regno dell’illegalità.

Impariamo, quindi, a proteggere i nostri figli a partire dalle loro immagini. Come?

Innanzitutto, è consigliabile anche se difficile nell’era digital non condividere in rete immagini e video di bambini. E per rete non si intendono solo i social network, ma anche e-mail o app di messaggistica come what app. Questo perché una volta che la foto entra nel circolo della rete si perde il suo totale controllo. Alcune applicazioni non sempre sono in grado di proteggere la trasmissione dei dati e gli hacker potrebbero intercettare le comunicazioni, tra cui anche l’invio di immagini.

Possiamo condividere le immagini dei nostri bambini in sicurezza, prendendo le giuste precauzioni, come cambiare le impostazioni di privacy dei nostri social network permettendo l’accesso alle immagini solo a una cerchia di amici e parenti affidabili. Meglio inserire le immagini in album privati e non visibili al resto dei contatti. Ancora più sicuri sono i servizi cloud, ad esempio Google Foto o iCloud, che consentono di creare e condividere degli album fotografici solo con determinate persone.

Utilizziamo solo app che offrono un livello di protezione alto, come ad esempio la crittografia end-to-end, che impedisce a soggetti terzi – o almeno ci prova – di intrufolarsi nelle conversazioni. È anche possibile utilizzare app, come ad esempio Telegram, che dopo un certo periodo di tempo “distruggono” l’immagine dal dispositivo del ricevente.

Tutte queste misure non sono infallibili e se proprio vogliamo essere sicuri che le immagini di nostro figlio non viaggino liberamente su internet, non ci resta che stamparle e consegnarle a mano!

Fonte tecnologia.libero.it