Figli adottivi e smart school in tempi di Coronavirus. La testimonianza di due neo-genitori

Quanto ha fatto bene quella maglietta rossa con la scritta “benvenuto”!

Figli adottivi e smart school, in tempi di Coronavirus. Un tema interessante, su cui fa riflettere la testimonianza che ci hanno inviato questi genitori, che hanno voluto raccontare con una lettera la loro esperienza ad Ai.Bi. – Amici dei Bambini. Di seguito la pubblichiamo

Quando un figlio adottivo arriva in Italia, i genitori, come noi, credo siano tutti presi da un grande dilemma: “quand’è il momento giusto per iscriverlo a scuola?” Tutti i professionisti incontrati lungo il cammino ci hanno sempre detto “non abbiate fretta, attendete”. Esiste anche un documento ufficiale “le linee guida del MIUR per l’inserimento del bambino adottato a scuola” ed è molto chiaro su quali aspetti valutare, prima di fare un passo…per il quale non si torna indietro. Lo abbiamo letto con cura e ne conosciamo ogni capitolo! Ma la paura che le diversità linguistiche, se non subito colmate dai maestri di italiano della scuola, potessero rallentare l’integrazione di nostro figlio o i mesi già trascorsi senza frequentare la scuola nel suo paese, o le carenze che pensavamo dovesse avere nostro figlio… ci hanno visti attivi, con la scuola in cui avremo inserito il nostro bambino, fin dai primi giorni del rientro.

Abbiamo fatto colloqui con la dirigente, letto informazioni su internet, chiesto consigli a qualsiasi genitore adottivo incontrato, studiato norme e vademecum… Alla fine sono state le maestre a sconsigliarci un ingresso troppo prematuro e noi ci siamo attenuti.

Però questo non significa che (anche se fisicamente non in classe) nostro figlio non facesse parte del gruppo! Le maestre hanno iniziato a chiederci un po’ di informazioni su nostro figlio, per parlare di lui ai futuri compagni; ci hanno chiesto di scrivere una lettera ai compagni, per presentarsi ed un disegno: cosa che il nostro bambino ha fatto con molto piacere, anche se a destinatari sconosciuti.

Nei giorni successivi a qull’invio, abbiamo ricevuto a casa la fotografia di un bel cartellone, colorato e pieno di disegni, fatti da diverse piccole manine, con la scritta “benvenuto tra noi”, appeso in classe, nel futuro banco di nostro figlio. Un’idea originale e preziosa, per nostro figlio che, anche senza conoscere nessuno della classe in cui sarà inserito, già sente il calore dei futuri compagni di avventure a scuola per i prossimi anni!

Abbiamo trovato maestre molto collaborative, attente ai dettagli e sensibili all’inserimento di un bambino che è diverso e si sentirà, per un bel po’, il “nuovo”. Ma crediamo che possa essere una bella sensazione quella di “sentirsi accolto” in questo modo e loro hanno trovato un’ottima modalità di inserimento.

E tanto per non fargli mancare nulla, a nostro figlio è stata donata una maglietta rossa, con il logo della scuola, dove è stato scritto “benvenuto”!

È una maglietta piena di valore, per nostro figlio, che la indossa ogni volta che la maestre e i compagni si connettono (con la modalità online di questi giorni) per fare alcune ore di lezione, durante la quarantena. Non ha ancora varcato il cancello dell’edificio scolastico, né ne ha percorso il corridoio, non ha ancora avuto modo di entrare nella sua aula, né potuto vedere dal vivo i suoi compagni e le maestre, ma “si sente già parte della classe”, in questo modo.

Dato che le brevi lezioni online sono quotidiane, ho esortato mio figlio a cambiarsi la maglietta, per non apparire, ai monitor degli altri, sempre e solo con quell’indumento! Ma non ne vuole sapere: “mamma è il regalo dei miei compagni, della mia maestra, non posso non tenerla addosso”.

È orgoglioso di quel dono, perchè lo fa sentire ancora più benvoluto, non solo da noi, ma anche da una comunità che- fisicamente non è ancora riuscito ad abbracciare – ma che gli ha teso la mano e lo ha fatto sentire amato! Il potere di una maglietta rossa, regalata con amore, ha inserito a scuola nostro figlio meglio di tutti i piani, i progetti e le norme che il papà ed io avevamo previsto e letto in questi anni di attesa.

Per saperne di più sul mondo dell’adozione e dell’accoglienza famigliare, vieni a trovarci nella sezione #Iorestoacasa con Ai.Bi. – Amici dei Bambini.