Finale del XIV torneo “Amici dei Bambini” insieme ai piccoli campioni anche 1800 bambini africani

Milano. Domenica 10 giugno tutti in campo all’Aldini Bariviera  per la finale del torneo Amici dei Bambini dedicato quest’anno alla campagna di Adozione a Distanza   #AfricainFamiglia

Tutto pronto in casa Aldini per  le finali della quattordicesima edizione del Torneo Amici dei Bambini organizzato dall’Unione Sportiva Aldini Bariviera. Il fiore all’occhiello del club di via Orsini dedicato ai giovani esordienti 2005 e da sempre legato all’Associazione Amici dei Bambini.

I piccoli campioni delle otto squadre arrivate ai quarti di finale s’incontreranno domenica 10 giugno dalle ore 10.00 sul campo dell’Unione sportiva Aldini nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro. Ma come da tradizione non saranno soli, perché il torneo è finalizzato a sostenere uno dei tanti progetti di Amici dei Bambini a difesa dell’infanzia più fragile.

Tantissime le squadre partecipanti, dai dilettanti ai professionisti insieme anche ai sorrisi di 1800 bambini africani. Per questa XIV edizione del torneo si è scelto, infatti, di promuovere la campagna di Ai.Bi. di Adozione a Distanza   #AfricainFamiglia per restituire la famiglia a 1800 bambini africani accolti negli istituti sostenuti dall’associazione in Kenya, Ghana, Repubblica Democratica del Congo e Marocco, e prevenire l’abbandono attraverso il sostegno alle famiglie in difficoltà.

Massimiliano Borsani, Presidente delI’ Aldini, non ha dubbi “il calcio è uno strumento di accoglienza e solidarietà e il pallone è assolutamente ‘democratico’, non distingue tra nazionalità, religioni o colori della pelle, così come dovrebbe essere per l’ “adozione a distanza” al centro della campagna di Amici dei Bambini “Africa in Famiglia”, alla quale abbiamo dedicato questa XIV edizione del torneo. Nella nostra società – continua Borsani –  abbiamo ragazzi africani, cinesi, sudamericani e l’integrazione si chiama “pallone””.

Da Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., arriva anche quest’announ ‘grazie di cuore’ ai giovani della  categoria esordienti 2005 e a quanti in questi mesi e negli anni hanno operato perché una competizione sportiva di giovani promesse del calcio italiano diventasse un appuntamento ricorrente di solidarietà concreta nei riguardi dei bambini più fragili e in difficoltà, i bambini che non hanno una famiglia. La vera sfida quest’anno – continua Griffini – è che alcuni dei 1800 bambini africani accolti negli istituti che sosteniamo in Africa possano incontrare un sostenitore a distanza che li aiuti a diventare dei campioni di vita. Come “il pallone” l’adozione a distanza è un aiuto “democratico” alla portata di tutti, ciascuno può fare concretamente –  seguendo l’esempio dei giovani dell’Aldini –  qualcosa e diventare, soprattutto in un periodo come questo in cui scarseggia la “cultura del dono”, protagonista degli interventi realizzati grazie a un sostegno continuativo, che permette  di proteggere bambini e famiglie che in Africa ogni giorno fanno i conti con privazioni di ogni genere.