Firenze, 19 ottobre 2018. Il Convegno della CAI sui nuovi strumenti dell’adozione internazionale: 140 milioni di bambini aspettano un segnale

Save the date “Firenze, 19 ottobre 2018 – Convegno “L’accoglienza di bambini in stato di abbandono nel mondo: strumenti giuridici a confronto”.  Un convegno sulla sostenibilità del sistema adozioni internazionali della CAI e Istituto degli Innocenti.

A pochi giorni dalle anticipazioni di Laura Laera, vicepresidente della CAI, in un’intervista ad Avvenire riportata nell’articolo di Luciano MoiaIl caso. Caos adozioni: presidente è Conte, ma le deleghe a Fontana” – pubblicato lo scorso 13 aprile e ripreso su AiBinews –  sul sito della Commissione per le adozioni internazionale viene pubblicato l’annuncio ufficiale del Convegno “L’accoglienza di bambini in stato di abbandono nel mondo: strumenti giuridici a confronto in programma per il 19 ottobre 2018.

Dinanzi a 140 milioni (dati Unicef) di bambini senza genitori e solo11mila bambini adottati nel mondo nel 2016, di cui oltre 5mila negli Stati Uniti e 1.872 in Italia, è evidente l’urgenza di ripensare il sistema degli aiuti, per questo “Ho pensato di organizzare il prossimo 19 ottobre un convegno sulla sostenibilità del sistema adozioni internazionali, anche alla luce dell’esigenza di trovare nuovi strumenti per l’accoglienza dei minori stranieri in stato di abbandono” aveva dichiarato Laura Laera all’Avvenire.

In questo quadro profondamente mutato – aveva inoltre precisato Laera – è evidente che il sistema delle adozioni da solo non può reggere l’impatto. Per andare incontro alle esigenze dei Paesi di provenienza occorre avviare piani di cooperazione internazionali e, allo stesso tempo, coordinare in modo più efficace i nostri interventi. Bisogna altresì pensare a nuovi strumenti di accoglienza da affiancare all’adozione internazionale. Anche le nostre famiglie sono cambiate e da vari Paesi di provenienza arrivano quasi unicamente bambini special needs. Occorre accompagnare diversamente i genitori adottivi con un’attenzione più costante al post-adozione

Si attende ora il programma di un evento che “possa essere un momento di verifica collettiva e confronto tra addetti ai lavori, enti, famiglie ed esperti dell’adozione internazionale” – ribadisce ancora una volta Griffini, presidente di Ai.Bi. –  che riporti l’attenzione sulle nuove frontiere dell’adozione: accoglienza dei minori provenienti dai paesi islamici – kafala, vacanze preadottive, adozione europea, adozione in pancia e regolamentazione dell’affidamento internazionale. E non da ultimo un “Piano Africa per l’infanzia in difficoltà familiare” in cui l’adozione internazionale rappresenti un concreto strumento di tutela familiare per tutti quei minori abbandonati che non trovano protezione in patria”.

Dinanzi a milioni di bambini abbandonati non si può sprecare la tensione all’accoglienza delle famiglie italiane.

Vietato indugiare ancora” – si chiudeva così l’articolo di L.Moia.