Firenze, Della Monica: “Il sistema delle adozioni internazionali va posto sotto controllo”

della-monica350Un intervento a 360 gradi su tutti i principali temi  che stanno agitando in questi tempi la realtà  delle adozioni internazionali in Italia e all’ estero, dalla sottolineatura della tutela del minore al di sopra di ogni interesse politico ed economico alla necessità di controllare in modo capillare il sistema dell’accoglienza dei bambini abbandonati. Alla sua prima uscita pubblica come presidente della Commissione per le adozioni internazionali (Cai), Silvia Della Monica fissa gli obiettivi e le prospettive di un settore che necessità di una nuova e più efficace regolamentazione per limitare i comportamenti poco trasparenti, per poter giungere a quelle “adozioni di qualità” che sembrano già essere il motivo conduttore della sua linea politica.

L’occasione è data dal convegno tenutosi venerdì 6 giugno a Firenze e intitolato “Verso nuove forme di affido. Tra convenzioni internazionali e diritti dei bambini ad avere una famiglia: il Ddl 1589, ratifica della Convenzione dell’Aja del 1996 sulla responsabilità genitoriale”.

Alla presenza della Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Toscana Grazia Sestini e ai rappresentanti di alcuni dei principali enti accreditati, Della Monica ha messo al primo posto nel programma di miglioramento del sistema delle adozioni l’intenzione di incentivare il dialogo e le relazioni internazionali in materia, “isolandole” da qualunque tipo di rapporto politico, economico o d’interesse. È necessario, ha raccomandato Della Monica, intensificare i rapporti con le autorità, in particolare dei Paesi che non hanno ancora ratificato la Convenzione: urge quindi negoziare con chi mantiene un atteggiamento di chiusura.

La Cai, da parte sua, è chiamata ad accompagnare il percorso degli enti, da lei definiti come protagonisti della gestione di un vero e proprio “servizio pubblico”, verificando e monitorando il loro lavoro, riducendone il numero e uniformandone le procedure, incoraggiando al contempo la  reciproca cooperazione.

Nel corso del suo intervento al convegno fiorentino, la presidente della Cai ha annunciato anche la creazione di un comitato di studio , la cui presidenza verrà affidata ad un alto dirigente della Corte dei Conti, con l’obiettivo di lavorare sui costi delle adozioni, verificando nel contempo la possibilità di una
defiscalizzazione completa delle spese sopportate dalle coppie adottive. Quelle coppie che andrebbero accompagnate meglio, ha sottolineato Della Monica, nel loro percorso di formazione all’accoglienza.

Positivo il commento di Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, presente in qualità di relatore al convegno fiorentino: “La nuova presidente della Cai ha esposto un programma  di lavoro sul quale non si può non essere d’accordo – ha detto Griffini –Personalmente erano anni che auspicavo da parte di un responsabile politico della Commissione un impegno così deciso a sottoporre il sistema degli enti autorizzati a un ‘ferreo’ controllo, a iniziare dai trasferimenti bancari che devono essere sottoposti a verifica per ogni singola coppia in ogni singolo paese. Da parte nostra avrà la massima collaborazione per arrivare a un’adozione internazionale improntata alla massima trasparenza, ma eserciteremo anche un continuo stimolo perché gli importanti obiettivi oggi annunciati vengano al più presto raggiunti”.