Forum Associazioni Familiari: “Tribunale per la famiglia, ottima idea purché non ci sia l’imbroglio”

forum3Il Tribunale per la Famiglia è finalmente in cantiere. Martedì 10 febbraio è arrivato in Parlamento, dopo il sì del governo, il Disegno di legge delega che prevede l’istituzione di una Corte specifica per tutte le questioni relative alla famiglia, oltre a un rafforzamento del cosiddetto  Tribunale delle imprese e una riforma del primo e secondo grado del processo civile. Il Tribunale per la famiglia prevede sezioni specializzate, presenti in ogni tribunale ordinario, competenti su tutte le materie riguardanti la famiglia, i minori e la persona, attualmente disperse in mille rivoli. Le sue competenze comprenderanno le controversie in materia di rapporti di famiglia e minori, giudizi di separazione e divorzio, procedimenti relativi ai figli nati fuori dal matrimonio, tutela dei minori, controversie relative al riconoscimento dello status di rifugiato.

Apprezzamento è stato espresso dal Forum Nazionale delle Associazioni Familiari, che più volte aveva invocato l’istituzione di un tribunale specifico per la famiglia. La speranza del Forum è che tale provvedimento possa “concretizzare un rinnovato confronto approfondito con le associazioni familiari”, pur rimanendo delle perplessità, soprattutto relative a ciò che intende per “famiglia non fondata sul matrimonio”, con il pericolo che “il disegno di legge sia strumentalizzato per introdurre una qualche regolamentazione delle unioni di fatto”.

Di seguito riportiamo integralmente il comunicato diffuso dal Forum Nazionale della Associazioni Familiari sul ddl che prevede l’istituzione del Tribunale per la famiglia.

 

Accogliamo con particolare interesse l’iniziativa del governo, che ha approvato il decreto delega per l’efficienza del processo civile, soprattutto laddove è prevista l’istituzione di sezioni specializzate dedicate alla famiglia e ai diritti delle persone.

Queste sezioni dovrebbero avere “competenza chiara e netta su tutti gli affari relativi alla famiglia, “anche non fondata sul matrimonio”, e su tutti i procedimenti attualmente non rientranti nella competenza del Tribunale per i minorenni in materia civile”.

Il Forum già da tempo ha segnalato l’esigenza di un Tribunale per la famiglia che raccolga tutti i procedimenti riguardanti la famiglia in quanto e i diritti dei suoi membri in ambito civile, penale e amministrativo.

Avevamo anche chiesto con fermezza che a questo nuovo soggetto (Sezione specializzata o nuovo Tribunale per la famiglia) venissero attribuite una giusta specializzazione e una appropriata e dedicata dotazione organica, in modo da costruire nel tempo uno spazio competente, con personale dedicato esclusivamente alla cura e regolazione delle relazioni familiari e alla tutela dei diritti delle persone (e soprattutto dei minori) nelle relazioni familiari.

Speriamo quindi che questa decisione del governo sia in questa prospettiva, e confidiamo che si possa concretizzare anche un rinnovato confronto approfondito con le associazioni familiari.

Resta però una perplessità: cosa si intende per “famiglia anche non fondata sul matrimonio”? Già oggi il diritto di famiglia agisce a tutela delle persone nelle relazioni familiari, al di là della forma giuridica che regola le loro convivenze. Non è questo il punto. Ma non vorremmo che il disegno di legge approvato ieri sia strumentalizzato per introdurre una qualche regolamentazione delle unioni di fatto, scavalcando il lavoro e le prerogative del Parlamento e dell’intero Paese.

Il dibattito parlamentare non è ancora giunto ad una soluzione condivisa in materia di unioni di fatto, anzi si trova in alto mare a causa della controversa e inaccettabile proposta di testo avanzato dalla relatrice Cirinnà. A meno che il governo non intenda adottare frettolose scorciatoie, come è avvenuto per il decreto che ha introdotto il divorzio extragiudiziale, solo in Comune, che è stato approvato senza dibattito e con un voto di fiducia, in barba ai requisiti di urgenza che sempre dovrebbero essere applicati nel proporre un decreto legge.

L’identità della famiglia e del matrimonio sono un prezioso bene comune, di rilevanza costituzionale e decisivo per l’identità del Paese, non regolabile a colpi di decreto legge e di fiducia. Ma su questo rischio siamo certi che la figura del Presidente Mattarella saprà garantire un saldo presidio. 

 

Fonti: Forum Nazionale Associazioni Familiari