Forum Famiglie: “No a eutanasia, in tutte le sue forme e modalità. Ciascuna vita umana è un bene in se stessa”

Griffini ( Ai.Bi.) “I bambini abbandonati ci insegnano a trasformare la ‘logica di scarto’ in cultura del dono”

In vista dell’imminente decisione della Corte Costituzionale sul tema del fine vita, il Forum delle Associazioni Famigliari ribadisce il suo secco no all’eutanasia, “in tutte le sue forme e modalità, ovvero di ogni scelta intenzionale e diretta finalizzata ad anticipare la morte allo scopo di interrompere ogni sofferenza”. Lo fa con un documento in cui, insieme ad altre cinque sigle firmatarie, si chiede che “il Parlamento, consapevole delle proprie responsabilità istituzionali, eserciti pienamente e tempestivamente la propria funzione legislativa in materia”.

Dal canto nostro – aggiungono le organizzazioni firmatarie – desideriamo riaffermare brevemente il nostro convincimento, in nome del quale ci sentiamo spronati a dare il nostro fattivo contributo nella società attuale, per la costruzione di una rinnovata convivenza civile improntata sul profondo rispetto di ciascun essere umano, soprattutto se debole e vulnerabile. Riconosciamo che ciascuna vita umana individuale è un bene in se stessa, al di là delle circostanze che di fatto segnano la sua parabola esistenziale”.

Consideriamo – hanno poi scritto – che, pur giovandosi di un continuo ed auspicabile progresso, la medicina attuale applicata ai casi clinici concreti talora mostri dei limiti insuperabili in ordine alla guarigione; in tali casi, con convinzione piena, riteniamo doveroso per il medico astenersi dall’insistenza in trattamenti che, di fatto, si dimostrassero clinicamente inefficaci o sproporzionati. In particolare, desideriamo richiamare e rilanciare l’urgente esigenza di aumentare sforzi e risorse per una maggiore implementazione delle cure palliative, in grado di assicurarne l’effettiva fruibilità su tutto il territorio nazionale. Con altrettanta convinzione, nella nostra società spesso connotata da forme di utilitarismo ed efficientismo, rifiutiamo senza tentennamenti ogni ‘logica di scarto’ tendente a considerare le persone insolubilmente segnate dalla malattia o da altre vulnerabilità(…) come una sorta di ‘peso infruttuoso’ per la comunità, tanto da ritenere opportuno ridurre (…) risorse ed ausilii a loro vantaggio, a prescindere dai loro effettivi bisogni”. Tra i firmatari, oltre al Forum: Associazione Scienza & Vita, Movimento per la vita, Associazione Medici Cattolici Italiani, Forum Associazioni Socio-Sanitarie e l’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici.

Anche Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, organizzazione che da trent’anni lotta contro l’abbandono di minori in tutto il mondo, nata da un movimento di famiglie adottive, ha voluto dichiarare il suo appoggio all’iniziativa. “I genitori adottivi – ha detto Griffini – testimoniano nei fatti, senza troppe parole o discorsi difficili, con la loro accoglienza, a volte difficile e cosparsa di ostacoli, che la ‘cultura dello scarto’ è una scelta di non vita. Sono padri e madri che hanno accolto bambini scartati, non più voluti, e li hanno eletti a ciò che di più sacro è inviolabile esiste: la restituzione delle dignità di figlio! ‘Ciò che è stato scartato, io l’ho accolto come figlio’: ecco la testimonianza di chi crede, sempre, nel valore della vita! La testimonianza di chi accoglie bambini segnati duramente oltre che dall’ abbandono anche da malattie, soffeenze, disabilità: ridare la vita a chi ha perso la speranza. Ma anche la testimonianza di questi bambini abbandonati costretti a sopravvivere nel loro abbandono, che ci insegnano che, nonostante tutto, la vita è il più grande dono che hanno ricevuto. Sono loro i testimoni della vita, sempre e ovunque: ascoltiamo, allora, oggi, in ginocchio, il loro grido, rivolto proprio a noi adulti ‘la vita va sempre accolta, dal suo concepimento fino al suo termine naturale: è troppo bella per pensare di buttarla via! Parola di bambino abbandonato!”