Francesco Belletti: “Non è un paese per bambini”

Francesco_Belletti200Crollano le nascite, invecchia la forza lavoro, con i figli aumentano le imposte e il rischio povertà. Per questo, non possiamo rimandare la costruzione di un fisco family friendly. Ne va del futuro dell’Italia. E’ quanto sostiene Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni familiari, in un lungo e interessante articolo pubblicato su Tempi del 12 settembre. Ne riportiamo di seguito i brani salienti.

Nel dibattito sulla riforma del sistema fiscale nel nostro paese la vertenza famiglia deve assumere rilevanza centrale: tutti riconoscono che l’attuale sistema fiscale è iniquo verso le famiglie, e soprattutto verso quelle con figli, tutti riconoscono che occorrono interventi di sostegno alla natalità e alla responsabilità familiare, tutti riconoscono che la famiglia è una risorsa insostituibile di coesione sociale, fiducia e sviluppo economico per il sistema Italia. Non si tratta di chiedere protezione o promozione, rispetto alle famiglie con più carichi familiari: si tratta di reintegrare l’equità, sanando un’ingiustizia.

Culle vuote, ma a quale prezzo? – L’equità fiscale è presupposto per affrontare un’emergenza troppo sottovalutata, la questione demografica. Il nostro paese infatti deve affrontare il duplice impatto di lungo periodo del crescente invecchiamento della popolazione e del permanente blocco della natalità che caratterizza da decenni il nostro paese. Nel 2013 in Italia sono nati poco più di 1,3 figli per donna in età fertile, di fronte ad un tasso di sostituzione/equilibrio demografico di 2,1 figli per donna, e di un “numero di figli desiderati” che supera anch’esso i due figli per donna. Insomma, nel nostro paese non ci sono le condizioni nemmeno per avere i figli che desideriamo. Figli, povertà e sviluppo sono quindi certamente fenomeni collegati: la fiscalità e il sostegno diretto alle famiglie giovani sono strumenti fondamentali a questo riguardo. Quante famiglie non cadrebbero sotto la soglia di povertà, con un fisco più equo? Dobbiamo riscoprirlo oggi? Promuovere la nascita, l’educazione e lo sviluppo di nuove generazioni di italiani è una priorità strategica per il paese? Noi siamo convinti di sì, e vorremmo politiche – anche fiscali – coerenti con questa priorità.

Fattore Famiglia, una rivoluzione – In questa prospettiva il Forum delle associazioni familiari ha lanciato (in particolare con la Conferenza Nazionale sulla Famiglia di Milano, novembre 2010) una innovativa proposta di riforma del sistema fiscale, il Fattore Famiglia, capace di costruire un sistema finalmente equo per le Famiglie con carichi familiari, anche in questo caso a partire dal dettato costituzionale (art. 30 e 31, ma soprattutto l’art. 53, «tutti sono chiamati a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva»).

Valutando l’intersezione tra fisco e famiglia, non si può certo dire che oggi il nostro paese proponga un “fisco a misura di famiglia”, e questo è ancora più sconfortante se ci si confronta con altri paesi europei (Francia, Germania, Belgio, gli stessi paesi scandinavi), dove invece la fiscalità promuove la famiglia, e in particolare la famiglia con figli. Anzi, se si dovesse leggere una logica sottostante alla normativa nel nostro paese, si dovrebbe concludere che, in modo consapevole, coerente e ferocemente efficace, questo “non è – e non vuole essere – un paese per bambini”.

 

Fonte: (http://istitutodeglinnocenti.waypress.eu/RassegnaStampa/LeggiArticolo.aspx?codice=MI25001.TIF&subcod=20140912&numPag=5&tipo=GIF)