Garante Infanzia a Draghi: ci devono essere anche bambini e adolescenti nel Recovery Plan

L’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha annunciato di aver chiesto un incontro a Draghi per sollecitare l’introduzione nel recovery plan di un capitolo apposito dedicato a infanzia e adolescenza”.

Importante intervento di Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, durante l’audizione in Commissione bicamerale infanzia, presieduta da Licia Ronzulli, del 3 marzo 2021.
Ricordando le belle parole del neo Presidente del Consiglio durante il suo discorso di inizio mandato, nelle quali ha più volte sottolineato la volontà di dedicare significative attenzioni ai bambini e i giovani, la Garlatti ha di contro sottolineato come, purtroppo, il Recovery Plan riporti sull’argomento solo “interventi diffusi e spezzettati” che meriterebbero di essere riportati a una maggiore coerenza.
Per questo, ha annunciato Garlatti “Ho chiesto di essere ricevuta dal presidente del consiglio Mario Draghi per sollecitare l’introduzione nel recovery plan di un capitolo apposito dedicato a infanzia e adolescenza”.

Garante Infanzia dalla parte dei minori

Il difetto che viene individuato nel piano è quello di avere una visione “adoltocentrica”, presentando, per esempio, gli interventi per gli asili nido come un sostegno per tutelare l’occupazione femminile. Quello che si vuole stigmatizzare non è, naturalmente, il supporto che viene dato, quanto la necessità di spostare l’attenzione sui minori, in un quadro italiano che, per esempio, “sconta ancora una presenza di asili nido a macchia di leopardo, con forti differenze tra nord e sud”.

Garlatti, nel corso dell’audizione, ha affrontato anche altri temi importanti: sia specifici, come i controlli sulle case famiglia, gli onorari nei tribunali per i minori; la giurisdizionalizzazione dei procedimenti di affido e l’opportunità di linee guida operative da seguire nell’esecuzione dei provvedimenti di allontanamento; sia su temi più generali come lo sport e il gioco all’aperto, i vaccini, la scuola e l’uso dei social.